L’agricoltura 4.0 passa dalla cooperazione internazionale della meccanica agricola

Strategie e strumenti per lo sviluppo della cooperazione internazionale nel settore della meccanica agricola. Sono questi i temi emersi nel corso dell’evento inaugurale che si è svolto nell’area live della piattaforma di EIMA Digital Preview, la prima rassegna virtuale dedicata alle macchine, alle attrezzature e alla componentistica per l’agricoltura.

“La meccanica agricola – ha sottolineato Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma, l’associazione italiana dei costruttori che organizza l’esposizione digitale – è il tema principale di EDP, ma il focus della manifestazione è sull’innovazione in agricoltura nel senso più ampio, giacché il ricco programma di incontri, seminari e lezioni on line verte su ogni ambito delle attività di R&S per il settore primario. D’altro canto, le sfide della Politica agricola comunitaria e la necessità di conciliare produttività e sostenibilità ambientale richiedono soluzioni sempre più avanzate sotto il profilo tecnologico”. “Questo – ha sottolineato il presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti – sta aprendo la via a una rivoluzione digitale, a una trasformazione del modo di coltivare e ad un utilizzo sempre più razionale e scientifico dei fattori produttivi, a quel processo che viene definito agricoltura 4.0. Le industrie che producono innovazione per l’agricoltura – ha aggiunto Malavolti – debbono operare in una dimensione globale e in questo senso grande importanza hanno le politiche pubbliche per l’internazionalizzazione delle imprese”.

A questo proposito il sottosegretario al ministero degli Affari Esteri, Manlio Di Stefano, ha ribadito l’importanza dei Paesi esteri per il business delle aziende agromeccaniche italiane. “Nel 2019 – ha ricordato Di Stefano – il 65% della produzione nazionale di macchine agricole, per un valore pari a 5,2 miliardi di euro, è stato assorbito principalmente dal mercato europeo (con una quota di export nazionale pari al 60%) e statunitense (17%), seguiti da quello asiatico (6,9%) e africano (4,6%). Le aziende italiane, ha sottolineato il sottosegretario Di Stefano, devono puntare anche su questi ultimi due mercati, che presentano una grande richiesta di tecnologie per l’agricoltura e prevedono interventi pubblici a sostegno del settore”.

Il “Patto per l’export”, siglato lo scorso giugno, va proprio in questa direzione giacché rappresenta un efficace sostegno del made in Italy nel mondo. Dal punto di vista operativo, il Patto si articola lungo sei linee d’azione principali, i cosiddetti “sei pilastri”. Un sistema di interventi strategici tesi a potenziare il settore fieristico, a rafforzare gli strumenti della finanza agevolata, ad attrarre i buyer e a valorizzare la leva della comunicazione. In questa strategia rientrano a pieno titolo le campagne promozionali e informative, gli interventi di formazione – tra cui quelli relativi alla creazione di figure professionali specializzate nella digitalizzazione (digital manager) – la valorizzazione dell’e-commerce e la promozione integrata, che vede il coinvolgimento attivo delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero. Sempre sul tema dell’internazionalizzazione è intervenuto Carlo Ferro, presidente dell’ICE Agenzia, che ha citato l’importanza della collaborazione tra l’agenzia e FederUnacoma per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane del comparto. Il presidente dell’ICE Agenzia si è soffermato in particolare sulla piattaforma Fiera Smart 365, che dal 9 al 19 novembre (un arco di tempo più esteso rispetto alle date di EDP) ospita gli incontri d’affari tra le aziende espositrici e le delegazioni estere di 36 Paesi. Complessivamente, ha ricordato Ferro, sono già stati fissati 156 incontri con la partecipazione di 250 operatori esteri. Ma queste non sono le uniche iniziative promosse dall’ICE, che ha anche organizzato quattro webinar di focus-Paese, dedicati ad alcuni mercati – Stati Uniti, Australia, India e Messico – che sono oggi fra i più strategici per la meccanica agricola.

Parlando degli strumenti per la valorizzazione del comparto agromeccanico, Alessio Mammi, Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, ha sottolineato il ruolo di primo piano svolto da EIMA International e dall’edizione virtuale EDP. Un ruolo di promozione che si dispiega sia a livello globale, grazie alla nutrita presenza di delegazioni estere che da sempre contraddistingue la rassegna fisica (e oggi anche quella virtuale), sia a livello territoriale. L’Emilia Romagna – ha ricordato l’assessore – ha una grande tradizione nella produzione di tecnologie per l’agricoltura ed è una delle regioni italiane che maggiormente contribuisce all’export di macchine agricole. L’EIMA, ha commentato Mammi, è una grandissima opportunità per la nostra Regione, un appuntamento d’eccellenza nel panorama fieristico, un luogo di valore non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista culturale, un luogo nel quale si possono costruire solide relazioni umane.

 

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