Investire nell’agribusiness è più semplice. Ismea, partner a supporto dello sviluppo produttivo e commerciale

RIMINI – Presto le società di capitali del settore agricolo e agroalimentare potranno contare sul supporto finanziario di Ismea per i loro programmi di sviluppo produttivo e commerciale.

Il nuovo strumento finanziario, denominato “Ismea Investe” e presentato in occasione del Macfrut di Rimini il 7 settembre scorso, arricchisce il paniere di servizi erogati dall’Istituto caratterizzandosi, in questo caso, per una focalizzazione più marcata verso l’agroindustria e le imprese maggiormente capitalizzate e in grado di attrarre investimenti.

Il taglio dell’intervento – tra i 2 e i 20 milioni di euro – è infatti più elevato delle misure agevolative normalmente gestite dall’Ismea e rivolte alla platea delle pmi agricole e la sua attivazione è subordinata alla presenza di un finanziamento da parte un terzo investitore di valore pari o superiore all’apporto richiesto all’Ente.

L’obiettivo di “Ismea Investe” è stimolare e sostenere gli investimenti in tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione agricola alla trasformazione industriale sino alle attività di tipo logistico e commerciale. Sono escluse solo le attività di pesca e acquacoltura.

Le tipologie di intervento previste possono assumere forme differenti, in funzione dello specifico progetto e dell’azienda proponente, e vanno dal finanziamento tradizionale all’acquisto di azioni, dalla sottoscrizione di obbligazioni a forme ibride tra prestito garantito ed equity come il mezzanine financing.

In pratica l’Ente, in qualità di investitore, diventa un socio di minoranza della società beneficiaria con la presenza di un proprio rappresentante negli organi sociali dell’impresa per la durata dell’investimento. Ismea fornisce la propria quota di intervento, mantenendo proporzionalmente inalterata la propria partecipazione nelle varie fasi di attuazione del progetto. Il rendimento atteso, l’orizzonte temporale (generalmente tra i cinque e i sette anni) e le modalità di uscita dall’investimento vengono indicate in sede di stipula. L’intervento non è utilizzabile per finanziare l’uscita di soci o la ristrutturazione del debito.

L’iter istruttorio prevede diversi step: la verifica del possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi, la valutazione della sostenibilità economico-finanziaria del piano di sviluppo e l’attribuzione alla società di un rating da parte di un soggetto terzo, sulla base del quale vengono definite le soglie di rendimento minimo e massimo.

Ultimo dettaglio non di poco conto, in questo caso non sono previste agevolazioni, l’Istituto opererà come un normale investitore finanziario, con la rilevante differenza che trattandosi di un ente pubblico non vengono perseguiti gli stessi target di profitto dei fondi di investimento privati.

Alla conferenza stampa di presentazione di Ismea investe sono intervenuti il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, il Presidente dell’Ismea Angelo Frascarelli, il Presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini e il responsabile della Direzione Servizi per le imprese Ismea Giorgio Venceslai. Nel corso dell’incontro hanno portato le loro testimonianze le aziende Fileni, Planet Farms, Pomeo e Joinfruit (Sanifrutta), che hanno usufruito degli strumenti finanziari messi in campo da Ismea per sostenere i propri piani di investimento.

“Ismea accompagna lo sviluppo delle aziende con molti strumenti: dalle analisi di mercato, agli interventi di sostegno e impulso all’imprenditoria femminile e giovanile come “Donne in campo” e la misura “Più impresa”, sino alle garanzie che hanno operato con una particolare intensità in epoca Covid per sostenere la liquidità delle aziende – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli.  A questi strumenti si affianca oggi l’implementazione di un nuovo prodotto finanziario che opera a condizioni di mercato e si rivolge alle società di capitali. Ismea investe è un prodotto che dà una risposta a una delle principali fragilità del sistema aziendale italiano: la sottocapitalizzazione che rappresenta un freno all’accesso al credito e alle politiche di sviluppo e investimento del settore”.

“Innovazione tecnologica, transizione ecologica, internazionalizzazione, sono le parole chiave che stanno guidando lo sviluppo dell’agroalimentare italiano, per rispondere alle sfide del nostro tempo e rafforzare la competitività del made in Italy all’estero – ha dichiarato il Presidente di Ismea Angelo Frascarelli. Anche Ismea è della partita, pronto ad affiancare le Istituzioni e gli imprenditori in questo percorso di crescita e a scommettere finanziariamente su progetti di sviluppo della filiera che offrano le necessarie garanzie di sostenibilità ecologica ed economica, visione strategica e coerenza rispetto alle missioni indicate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Uno strumento per il rafforzamento dell’agroalimentare italiano in una fase espansiva che sta caratterizzando la nostra economia dopo i difficili mesi di pandemia”.

“A maggio 2015, Ismea ha effettuato la sottoscrizione di uno strumento finanziario partecipativo di 10 milioni di Euro attraverso l’aumento del capitale sociale della Carnj Società Cooperativa Agricola, ovvero la società che si occupa della macellazione, lavorazione e trasformazione delle carni avicunicole all’interno della Filiera del Gruppo Fileni – ha dichiarato Marco Ciurlanti, Direttore Generale dello Staff del gruppo Fileni. La finalità dell’operazione è legata al sostegno e l’ottimizzazione dei processi produttivi e conseguentemente lo sviluppo commerciale del Gruppo Fileni”.

“Planet Farms è una società giovane e sostenibile che nasce dall’unione tra il meglio della tecnologia mondiale e il meglio della tradizione agronomica italiana con l’obiettivo di costruire il nuovo paradigma agricolo a beneficio di tutti e senza compromessi – ha dichiarato Luca Travaglini, Co-fondatore e Co-Ceo di Planet Farm.  Il nostro progetto di vertical farming è molto ambizioso e lavora con i tempi rapidi tipici della tecnologia e dell’innovazione. In questo frangente il rapporto con Ismea, che ci ha supportato nelle nostre necessità, è stato estremamente utile per accelerare i tempi riuscendo così, nonostante il periodo di pandemia, a completare il nostro primo stabilimento in tempi rapidi. Planet Farms non si ferma qui, anzi abbiamo già iniziato i primi passi che porteranno alla realizzazione di altri cinque stabilimenti in Italia e Europa”

“La società agricola Pomeo  – ha dichiarato l’imprenditore, socio di riferimento della società Gaetano Buglisi – punta alla creazione di una filiera italiana dei superfuits circolare e sostenibile attraverso l’adozione in campo di tecnologie di precision farming per la riduzione dei consumi di acqua ad uso irriguo e l’implementazione di processi produttivi volti alla valorizzazione degli scarti derivanti dalla lavorazione del prodotto fresco destinato al consumo alimentare. In questo senso la società conta di poter usufruire dei servizi Ismea per implementare un processo produttivo zero waste: un modello unico e integrato, sostenibile e ad alto contenuto di efficienza e innovazione per assicurare un’alimentazione accessibile, sana e di qualità.  L’investimento finanziato da Ismea ha consentito alla società agricola Pomeo di avviare un importate programma di infrastrutturazione nel Salento tra le province di Brindisi e Lecce attraverso la rigenerazione di oltre 300 ettari terreni incolti o abbandonati e la piantumazione di melagrane delle varietà Wonderful e Ako attraverso l’utilizzo capillare di strumentazione elettronica per l’agricoltura di precisione, che garantisce un monitoraggio “individuale” dello stato di salute e di sviluppo della singola pianta, preservando qualità e produttività”.

Ismea Investe nella filiera agroalimentare. A Macfrut 7 settembre

“La Sanifrutta soc.agr.coop. è una realtà storica del panorama ortofrutticolo Piemontese. Nata nel 1989 ha seguito un cammino di costante crescita, consolidata anche grazie alla costituzione della OP Joinfruit ne 2015, attualmente una delle maggiori OP piemontesi – ha dichiarato Bruno Sacchi Direttore Joinfruit. Nel 2019 ha deciso di compiere un ulteriore passo deliberando un investimento mirato a migliorare e ottimizzare la lavorazione e confezionamento della mela, con l’obiettivo di consolidare la posizione di mercato che attualmente ricopre e crescere ulteriormente. Il progetto prevede la costruzione di fabbricato su 3 piani di 14.000 mq complessivi con magazzino automatico destinato alla calibratura, alla lavorazione e alla spedizione delle mele, utilizzando le più avanzate tecnologie attualmente disponibili. Il bando Ismea ha rappresentato per noi un’opportunità fondamentale che ci ha permesso di conciliare le esigenze finanziarie dell’operazione con la complessità della struttura della tesoreria aziendale”.

 

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