Nutriscore già in uso nei fast food francesi. Così una confezione di patatine fritte o panini farciti con salse più salutari dell’olio extravergine d’oliva. Ecco le tabelle

ROMA – Che una confezione di patatine del fast food sia più salutare di un cucchiaino d’olio extravergine d’oliva, lo dice il sistema di etichettatura al semaforo, il famigerato Nutriscore, che tanto piace all’estero, come abbiamo parlato nei giorni scorsi (LEGGI). Ma anche un panino con salse e formaggi di vario tipo è considerato più leggero.

Un sistema di etichettatura che danneggerebbe pesantemente tutte le produzioni qualità Made in Italy, come ha spiegato anche ieri il ministro Patuanelli ai giornalisti della Stampa Estera (GUARDA VIDEO)

IN FRANCIA E’ GIA’ UTILIZZATO

Il McDonalds francese è in prima linea “nella promozione di una sana e corretta alimentazione” – così sostiene -, almeno secondo i principi codificati dal Nutri-score.

Tra le prime catene su suolo transalpino ad avere adottato il tanto controverso sistema di etichettatura nutrizionale a lettere e colori, il colosso della ristorazione veloce ha pubblicato sul suo sito una guida su come interpretare la scala cromatica verde-rosso che accompagna, assieme alle prime 5 lettere dell’alfabeto, ogni singolo prodotto presente in menu, dagli hamburger alle patatine ai dessert, passando per le insalate, le bevande e i condimenti.

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Il McDonalds francese si dichiara orgoglioso di essere tra i primi fast food ad assicurare un’informazione trasparente ai suoi consumatori per guidarli nelle loro scelte di acquisto. In effetti, senza troppe esitazioni, l’intero catalogo dei prodotti, scaricabile sul sito, è stato rivisto in ottica “Nutri-score compliant”, nonostante non siano molti gli alimenti che ottengono il punteggio più alto della scala nutrizionale, contrassegnato dalla lettera A e dal relativo colore verde acceso.

Ad una consultazione più approfondita del catalogo, emerge tuttavia che ancora di meno sono le pietanze accompagnate dalla lettera D e dal colore rosso vivo, ossia quelle che in teoria andrebbero evitate come la peste. Sono una ristretta minoranza cappeggiata dalla Coca Cola, dai Muffin, dai Donuts e – complete nonsense – dalla vinaigrette all’olio di nocciola, che evidentemente sconta al pari dell’olio di oliva il suo alto contenuto di grassi, nonostante le modiche quantità di somministrazione.

In prevalenza l’offerta si posiziona sulle lettere C e D, quindi tutti prodotti da assumere con moderazione, ma non mancano sorprese, o elementi a prima vista poco comprensibili. Il BigMac, anche nella versione con il Bacon, si aggiudica una C, al pari dei Mc Nuggets ( i bocconcini di pollo fritti). Via libera invece alle patatine fritte, al McChicken e al McFish ( rispettivamente i panini con pollo e pesce fritto), che ottengono tutti la lettera B e il colore verde chiaro, suggerendo quindi che potrebbero essere mangiati anche con regolarità senza farsi troppi scrupoli di coscienza.

Curioso poi che tra le insalate proposte, la Cheese Classic Salade e Salade Tasty Blue Cheese and Bacon guadagnino la A, mentre solo la Italian Mozza e pasta riceva la B.

Tra le bibite ,quelle dolcificate con Aspartame e Acesulfame ottengono il bollino verde B, mentre i frullati freschi ( Smoothies fragola banana, mango papaya e frutto della passione) sono fortemente sconsigliati ( Bollino E rosso vivo).

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