Mipaaf, firmato da Centinaio il decreto che istituisce Comitati gestione e coordinamento Unesco

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ROMA – Il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, ha firmato oggi il decreto con il quale vengono istituiti presso il Mipaaf i Comitati per la gestione e il coordinamento del riconoscimento Unesco.

I comitati avranno il compito di pianificare e attuare ogni misura di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale connesso al riconoscimento della “Dieta mediterranea”, “La pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello della comunità di Pantelleria”, “L’arte del pizzaiuolo napoletano”, L’arte dei muretti a secco: conoscenza e tecniche”, “La transumanza” e “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”.

I comitati di coordinamento saranno presieduti dal sottosegretario Centinaio e si riuniranno almeno una volta all’anno. Nel decreto vengono inoltre elaborate delle linee guida per la salvaguardia e la valorizzazione degli elementi iscritti e per evitare eventuali minacce che possano pregiudicare la loro vitalità e la corretta attuazione degli obblighi internazionali derivanti dal riconoscimento Unesco in raccordo con le competenti strutture del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ovvero con le altre amministrazioni interessate. L’incarico di componente di ciascuno dei comitati di coordinamento sarà svolto a titolo gratuito, avrà la durata di tre anni e sarà rinnovabile.

“Si tratta di un provvedimento importante per tutelare il nostro patrimonio e tutto quello che lo caratterizza, dalla cultura fino al paesaggio e all’arte del fare – evidenzia il sottosegretario Centinaio -. Il Made in Italy si contraddistingue nel mondo per il suo know how, tradizioni legate al lavoro agricolo e alla produzione agroalimentare che fanno grande il nostro paese”.

“Insieme ai comitati lavoreremo al ministero per difendere e valorizzare sempre di più tutto quello che in Italia è già stato riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità e per far sì che questa lista possa diventare sempre più lunga”, conclude il sottosegretario.

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