Caporalato in Toscana. Pagni (Cia Etruria): ‘Siamo indignati, continueremo a combattere sistemi criminali’

LIVORNO – Ferma condanna a quanto emerso dall’inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza di Piombino e totale disponibilità a collaborare con le forze dell’ordine per stroncare uno dei fenomeni più deplorevoli del mondo agricolo.

E’ questa la prima reazione di Cia Etruria alla notizia emersa in questi giorni che ha portato alla luce la presenza di lavoratori sfruttati e in nero in provincia di Livorno.

“Siamo indignati – ha dichiarato Cinzia Pagni presidente di Cia-Etruria – da anni la Confederazione combatte contro questo sistema criminale e senza alcuna esitazione lo facciamo anche oggi. Le nostra battaglie sono per la sostenibilità e la qualità delle nostre produzioni ma dietro ogni prodotto deve necessariamente esserci il rispetto della persona e dei contratti di lavoro. Anche in questa occasione dunque siamo in prima linea con tutti coloro che lavorano per stroncare questa realtà. In attesa che la magistratura faccia il suo corso e chiarisca tutta la vicenda è però fondamentale sottolineare che la maggioranza della aziende che lavorano nel settore primario hanno sempre messo al primo posto il valore dell’essere umano e il rispetto della legge.

Per questo – conclude la Pagni – è doveroso che si faccia chiarezza con urgenza affinchè non vengano coinvolte in questa inchiesta le aziende virtuose, e sono la maggioranza, che mai si sono avvicinate a queste prassi e che oggi sono a fianco di Cia Etruria non sono nel condannare quanto emerso ma anche offrendo la loro disponibilità alle istituzioni per stroncare questo fenomeno inaccettabile che oltre a ledere chi lavora danneggia tutti coloro che fanno del rispetto della persona e delle normative una priorità assoluta e oscurando in questo modo la vera immagine dell’agricoltura locale.

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