Consumi. Ismea, I consumatori disposti a fare delle rinunce pur di salvaguardare la qualità della spesa alimentare

ROMA – Con l’inflazione che corre al +6,2% su base annua, quali saranno gli impatti sugli acquisti alimentari nei prossimi mesi e quali le rinunce e strategie che le famiglie adotteranno per contenere il caro prezzi?  Secondo l’indagine Ismea “IMPATTO DELL’INFLAZIONE SUI CONSUMI DEGLI ITALIANI”, condotta su 3 mila famiglie, con il supporto tecnico della Nielsen, emerge che un italiano su cinque si dichiara pronto a rinunciare agli spostamenti nel tempo libero, il 16% a ridurre le spese di vestiario, il 12% ai consumi fuori casa e all’intrattenimento, mentre solo il 2% a svuotare il carrello della spesa.

Rimane molto l’alta l’attenzione alla qualità e alla garanzia di salubrità di ciò che si porta a tavola con il 70% degli intervistati da Ismea che, per risparmiare, non rinuncerebbe mai al prodotto 100% italiano, mentre quasi uno su due non farebbe a meno dei prodotti con bollino Dop /Igp, da agricoltura sostenibile o a marchio bio.

Le strategie adottate dagli italiani per fronteggiare il caro vita e proteggere il proprio potere di acquisto sono diverse: da un più marcato nomadismo tra insegne alla ricerca delle promozioni, all’attenta pianificazione degli acquisti per evitare gli sprechi, dalla maggiore attenzione al rapporto qualità prezzo e al rapporto prezzo/peso, in un scenario molto fluido che cambia a seconda del profilo socio economico del consumatore e del tipo di referenza.

Scarica i primi risultati dell’indagine Ismea

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