Anacer. Nuove strategie di approvvigionamento di cereali. La corsa dei prezzi

ROMA – Si è svolta a Roma l’annuale assemblea Anacer, l’Associazione Nazionale Cerealisti.
Durante i lavori è stato fatto punto sulle criticità del momento e sui riflessi che queste hanno sui mercati mondiali.

Il conflitto in Ucraina sta impedendo a 25 milioni di tonnellate di cereali di venire immesse sul mercato internazionale, con forti impatti economici (il rialzo dei prezzi) e sociali (popolazioni africane che stanno vedendo a rischio la possibilità di alimentarsi)” ha detto il presidente Anacer, Carlo Licciardi.

“Già diversi Paesi (l’India ad esempio) ha aggiunto hanno deciso di bloccare le esportazioni di grano mentre ci si aspetta un calo dei raccolti del 2022. Una situazione che
andrà monitorata costantemente per aiutare il settore agroalimentare a uscire dalla seconda crisi consecutiva: prima la pandemia, ora la guerra. Accogliendo le richieste espresse dagli associati abbiamo continuato nell’opera di solidarietà a sostegno di organizzazioni caritatevoli nazionali, mentre un altro contributo è stato destinato all’Associazione Ucraina per aiutare le persone del settore cerealicolo particolarmente esposte alla crisi umanitaria a seguito del conflitto.

Il vice Presidente Niccolò d’Andria ha sottolineato che “in questi quattro anni l’Associazione
è non solo cresciuta numericamente, ma è anche cambiata grazie a decisioni condivise che
le hanno permesso di attirare l’attenzione delle Istituzioni, con le quali c’è una interlocuzione costante e positiva”. Il vice Presidente Andrea Galli ha esposto il lavoro svolto in questi anni caratterizzati prima dalla pandemia e poi dalla guerra. “Il confronto costante con le Istituzioni ha permesso di mettere a punto protocolli fondamentali per non fermare l’approvvigionamento di materie prime destinate alle aziende agroalimentari, nell’interesse del Paese intero”.

L’assemblea è proseguita con gli interessanti contributi di Corrado Finardi e Gianluca Nurra
del Coceral, l’Associazione europea del commercio di cereali, semi oleosi, riso, legumi, olio
d’oliva, oli e grassi, mangimi e agrosupply che rappresenta l’interesse dei raccoglitori,
commercianti, importatori, esportatori e magazzinieri portuali europei dei suddetti prodotti
agricoli. Il commercio svolge un ruolo fondamentale nella catena di approvvigionamento,
spostando i prodotti agricoli dalle aree in eccedenza alle aree in deficit in modo efficiente
ed a prezzi accessibili. Questo è un contributo strategico del commercio globale al
miglioramento della sicurezza alimentare in tutto il mondo. “Dobbiamo sottolineare il ruolo
fondamentale dei trader che portano il cibo sulle tavole” è stato sottolineato. Parlando
dell’European Green Deal e della Strategia Farm To Fork, i funzionari del Coceral hanno
evidenziato l’importanza di valutare gli effetti di certe opzioni: “Se si decide di non usare più fertilizzanti, va anche valutato particolarmente in questo periodo come sarà possibile far fronte al calo di produzione di materia prima che deriverà da questa decisione”.

Il vice Presidente Coceral è l’associato Anacer, Giorgio Dalla Bona, al quale sono andati i
ringraziamenti per la proficua attività che sta portando avanti con le Istituzioni comunitarie.
L’assemblea ha confermato il pieno sostegno all’azione del Coceral in sede Ue.

Vito Martielli, senior analyst grains & oilseeds RaboResearch & agribusiness di Rabobank
ha presentato il rapporto di RaboResearch “The Grain Drain After Ukraine”: i prezzi elevati
di mais, soia e grano statunitensi non dovrebbero produrre un impatto importante nel breve termine.

I prezzi del mais e grano sono saliti ai massimi degli ultimi 10 anni a causa dell’improvvisa chiusura del commercio nella regione del Mar Nero. Secondo il rapporto, le prospettive a medio termine per tutte le principali colture si attesteranno a un nuovo livello di prezzo dovuto ai cambiamenti geopolitici, al costante aumento della domanda e alla limitata disponibilità di superfici agricole. Le rotte commerciali che spedivano prodotti agricoli dalla regione del Mar Nero ad altre parti del mondo sono effettivamente chiuse a causa della guerra in Ucraina. Il conflitto taglierà le forniture di mais e grano disponibili al mercato globale.

Passando poi al rinnovo delle cariche sociali l’assemblea ha eletto a Consiglieri dell’Associazione i seguenti soci:

Carlo Licciardi (Cofco Resources srl)
Andrea Galli (Cefetra spa)

Giorgio Dalla Bona (Cereal Docks International spa)

Enrico Cortesi (Ameropa Italia srl)

Maria Ionio (Cargill srl Divisione CASCEMEA)

Niccolò d’Andria (Gavilon srl)

Vincenzo Biasin (CHS Italy srl)

Saverio Panico (Bunge Italia spa)

Denis Berti (Berti Group spa)

Fabrizio Ricci (Finagrit srl)

Maurizio Corcelli (CJ International Italy spa)

L’Assemblea elegge a membri del Comitato Finanziario i seguenti soci:

Luca Baldassarri (Cofco Resources srl)

Niccolò d’Andria (Gavilon srl)

Per il Collegio dei Probiviri sono stati eletti:

Mauro Sebastiani (Amber srl)

Marco Migliorelli (Viglienzone Adriatica srl)

Giovanni Campo (Cargill srl Divisione CASCEMEA)

Il Presidente e le altre cariche associative saranno elette nella prima riunione del Consiglio
Direttivo.

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