MANTOVA – L’analisi di Marco Speziali, presidente di Confai Mantova, a margine dell’assemblea privata dell’associazione di rappresentanza degli imprenditori agromeccanici e agricoli (la parte pubblica si terrà entro il prossimo 30 novembre), è preoccupante.
“In soli tre mesi i costi agricoli sono lievitati di oltre il 18%, dopo aver chiuso il 2021 con un incremento del 6 per cento. I numeri di Ismea ci dicono che in questa fase l’unica certezza sembra essere l’esplosione dei costi, che hanno colpito anche l’agricoltura – osserva Speziali di Confai -. Come fronteggiare questa nuova situazione, in cui alle tensioni dei mercati agricoli, ai maggiori costi, ai ritardi delle catene di approvvigionamento, alla tropicalizzazione del clima, si aggiunge una marcata instabilità generale, che con gli attuali tassi di inflazione rischia di abbattersi anche sui consumi?”.
Una domanda alla quale Speziali prova a rispondere con due soluzioni. “Servono la flessibilità e il dialogo, elementi indispensabili per declinare in maniera concreta la sostenibilità ambientale, economica e sociale, aspetti raramente concretizzati in maniera utile per le imprese – ammette il presidente di Confai Mantova -. Abbiamo bisogno di investire in nuove tecnologie, migliorando le rese, razionalizzando le risorse disponibili, riducendo gli sprechi e attuando modelli di economia circolare che siano remunerativi per tutti gli anelli della catena di approvvigionamento e che portino benefici reali per l’ambiente”.
In tale contesto, il ruolo delle imprese agromeccaniche è chiamato a declinare nuovi servizi, come “la certificazione degli spandimenti dei reflui zootecnici, l’eco-condizionalità, la gestione razionale delle risorse idriche, dei mezzi tecnici, ma anche la gestione del suolo, l’agricoltura conservativa e rigenerativa, per arrivare alla prima trasformazione dei prodotti e alla gestione della blockchain”. Attività in campo e, allo stesso tempo, certificatori indipendenti.
Tuttavia, mette in guardia il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali, “il contoterzismo professionale è sotto attacco da azioni di concorrenza sleale sempre più frequenti, messe a segno da imprese agricole fortemente orientate allo svolgimento delle attività connesse, al punto che i servizi in conto terzi sono diventati, in alcuni casi, preponderanti all’interno dell’attività aziendale, ma attraverso politiche consapevoli di elusione, quando non di vera e propria evasione fiscale, tali imprese agricole riescono a perpetrare azioni che travalicano la correttezza e danneggiano un comparto strutturato e proiettato storicamente all’innovazione come il nostro”.
Un altro aspetto particolarmente delicato per la categoria riguarda il ricambio generazionale. “Mentre sulla formazione degli imprenditori e dei lavoratori possiamo contare sul know how e l’esperienza di Confai Mantova – garantisce Speziali – sul fronte delle nuove generazioni scontiamo difficoltà tanto i chiave di successione aziendale che nel reperimento di manodopera, che pure avrebbe maggiori facilità a districarsi con le nuove tecnologie, essendo nativi digitali”.
