Zootecnia. Confai Bergamo, urgente la definizione di aiuti per il comparto

BERGAMO – “L’iniziativa dei giorni scorsi del ministero delle Politiche agricole in soccorso della zootecnia è quanto mai necessaria per sostenere, almeno in minima parte, imprese che si confrontano con costi di produzione ormai in crescita esponenziale. Attendiamo ora la definizione dei criteri di implementazione delle misure annunciate”: così Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, ha commentato il recente decreto del Mipaaf che ha stanziato fondi per tamponare i danni che la crisi bellica internazionale sta provocando negli allevamenti.

Il provvedimento, prosegue Confai Bergamo – come informa un comunicato del ministero – ha l’obiettivo di stanziare fondi a sostegno di alcuni ambiti del comparto zootecnico colpiti dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, mettendo a disposizione un totale di 144 milioni di euro, di cui 48 milioni di fondi UE e 96 milioni di cofinanziamento nazionale.

“La causa più visibile di questa situazione è senz’altro l’attuale conflitto tra Ucraina e Russia -sottolinea il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo-, ma bisogna anche dire che l’attuale problema dei costi di produzione in agricoltura viene per lo meno dallo scorso anno e che è stato aggravato enormemente dalla guerra. Quel che è certo è che tra i settori più colpiti dalla crisi vi è quello della zootecnia. Il settore delle produzioni animali in provincia di Bergamo e in Lombardia, nonostante possa vantare produzioni di eccellenza a livello nazionale e internazionale, vede ormai un gran numero di aziende lavorare in perdita o con profitti di fatto azzerati”.

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