Latte. Accordo con Italatte (Lactalis) non convince gli allevatori del nord. Si va da 0,55 a 0,60 euro al litro

NOVARA – Prende il via l’accordo sul latte firmato fra Italatte (Lactalis) e i rappresentanti dei conferenti, a seguito del quale anche Granarolo ha allineato il prezzo. La tabella dei prezzi di riferimento è così stabilita: 55 centesimi al litro per i mesi di luglio e agosto, 57 per settembre e ottobre, 58 per il mese di novembre e 60 per dicembre. Non sono soddisfatti gli allevatori della Cia locale.

Pur riconoscendo un passo avanti nelle trattative, l’accordo non trova la piena soddisfazione di Cia Novara Vercelli VCO. Spiega Maurizio Luisetti, membro di giunta Cia Novara Vercelli VCO e allevatore a Castelletto Ticino: «L’aumento ottenuto dagli allevatori rischia di essere superato presto dall’incremento dei costi di produzione, che non si ferma, complice l’instabilità dei mercati e, ora, anche quella politica». Aggiunge Andrea Padovani, presidente interprovinciale Cia: «Lo scorso anno il prezzo riconosciuto alla stalla era di 38 centesimi al litro, il prossimo dicembre sarà 60, ma bisogna però tenere da conto che a causa dell’aumento dei costi e in particolare del prezzo dei cereali, alcuni allevatori si troveranno a vendere i capi perché non potranno più mantenere le stalle a pieno regime; inoltre la produzione di latte diminuirà per le condizioni agricole che si presentano, come la siccità che impatta sulle colture foraggere, e le altissime temperature che anche gli animali soffrono».

Cia ritiene che, date queste condizioni, i prezzi base dell’accordo saranno presto superati dalla realtà di mercato, rendendo l’accordo uno strumento per calmierare il prezzo per l’industria piuttosto che soddisfare le necessità imprenditoriali agricole.

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