Emissioni industriali. Cia: la zootecnia non può essere penalizzata

ROMA – I ministri europei dell’Ambiente hanno tenuto a Bruxelles un dibattito orientativo sulla proposta di revisione della direttiva sulle emissioni industriali.

La proposta, che mira a orientare gli investimenti nelle installazioni industriali di grandi dimensioni per raggiungere l’obiettivo di un’economia a inquinamento zero, include anche l’estensione dell’ambito di applicazione della direttiva al fine di includere altri tipi di aziende zootecniche. Diversi Stati membri hanno espresso preoccupazione per l’inclusione di aziende zootecniche di piccole e medie dimensioni nella direttiva ma non è ancora chiaro se si procederà con una richiesta per lo “status quo” o si negozieranno soglie diverse rispetto a quelle proposte dalla Commissione.

Cia Agricoltori italiani – fa sapere dall’ufficio di Bruxelles – in vista di questo appuntamento, aveva sottolineato che non è possibile equiparare il settore agricolo ad altri settori altamente industrializzati e che è necessario intervenire per scongiurare conseguenze importanti per le aziende agricole.

La revisione della Direttiva è stata discussa anche durante la Commissione Agricoltura del PE lo scorso 25 ottobre. Tutti i partiti politici concordano sulla necessità di rivedere la proposta della Commissione. E’ stato presentato anche il progetto di parere della ComAGRI. Nel parere vengono sollevate forti preoccupazioni relative al capitolo sull’agricoltura, si evidenzia che non è sostenibile considerare “industriale” il settore zootecnico e si chiede una profonda revisione della proposta legislativa.

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