Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino, domenica 22 gennaio a Caserta

CASERTA – Domenica 22 gennaio (ore 10) si apre la sesta edizione degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino, a Cancello e Arnone (in provincia di Caserta). 

“La politica mostri il coraggio di saper andare fino in fondo, le istituzioni facciano il proprio dovere” sottolinea il Coordinamento che intanto chiede un nuovo incontro urgente al Prefetto per denunciare il precipitare della situazione.

“Nonostante il lavoro fatto e i sacrifici degli allevatori e dei loro alleati e pur se la loro iniziativa ha ottenuto parziali risultati – sottolinea Gianni Fabbris – , l’obiettivo di cambiare la strategia per raggiungere il risultato di un Piano capace di risolvere i problemi della BRC e della TBC bufalina, tutelando gli animali, le aziende e il territorio non è stato ancora raggiunto. Oggi che le istituzioni hanno tutti gli elementi per poter agire compiendo il proprio dovere, le risposte non arrivano e siamo costretti a registrare un inquietante e colpevole ritardo o rifiuto a prendere atto della situazione.

La Giunta regionale non ha saputo fare altro in questi 12 mesi che difendere l’indifendibile arrivando addirittura a nominarsi un inutile commissario per applicare un Piano inapplicabile ed indifendibile. Il Governo ed il Parlamento tardano ad affrontare il Dossier che pure è sul loro tavolo. Il Coordinamento Unitario ha proposto l’apertura di un Tavolo di Confronto con Regione Campania, Governo Nazionale e gli Allevatori per affrontare e risolvere la crisi confrontando e concertando le soluzioni. Un tavolo fondato sulla ricerca della indispensabile condivisione di un Piano che risolva i problemi della BRC e della TBC e rilanci il settore bufalino, tutta la filiera e la Provincia di Caserta”.

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“Ora non ci sono più scuse e non c’è tempo per le meline – aggiunge Fabbris -. Mentre la credibilità della Task Force e del Commissario per l’applicazione del Piano crollano sotto il peso dei risultati, con la BRC che aumenta e la crisi che espone sempre di più le aziende alla penetrazione della speculazione legale e criminale, serve la svolta attesa da troppo tempo”.

“Abbiamo chiesto al Governo il Commissariamento della Sanità Animale Campana e del Piano, ora è il momento. Per un intero anno abbiamo offerto alla Regione la possibilità di trovare soluzioni di mediazione e di compromesso con senso di responsabilità e nel più trasparente sforzo di trovare soluzioni condivise e credibili. Di fronte alla irresponsabile mancanza di risposte, ora serve che la politica e la società civile facciano sentire con forza il loro peso per scongiurare il precipitare della crisi”

Con questa determinazione il Movimento Salviamo le Bufale invita le forze politiche e gli eletti a dire la loro domenica mattina a Cancello e Arnone (Cosa hanno fatto? Cosa intendono fare?) e chiama la società civile ad uno scatto di mobilitazione. Subito dopo, il Coordinamento si prepara a nuove iniziative “forti” sia per rilanciare le proposte che potrebbero risolvere i problemi (se ve ne fossero le volontà) sia per dare voce alla indignazione di chi continua ad essere beffato e irriso dalla irresponsabilità della Giunta Regionale Campana e dai “vuoti proclami lanciati per nascondere la realtà.”

Intanto, preparandosi alle prossime settimane di iniziativa, dopo aver convocato una riunione nelle prossime ore della struttura del Soccorso Contadino per valutare le iniziative da assumere sul Piano legale (a tema gli inquietanti segnali di possibile penetrazione di sciacalli che cercano di approfittare della crisi degli allevatori e le risposte alle sempre più illegittime azioni che derivano dalla applicazione del Piano e dalle decisioni della Task Force), il Coordinamento chiede al Prefetto un nuovo incontro per portare ulteriori documenti gravi sulla situazione affinchè il Parlamento sia informato, sia per tornare a chiedere e sollecitare le risposte che il Nuovo Governo ha sul tavolo.

Pubblichiamo la lettera invito a partecipare agli Stati Generali e, in allegato, il documento di convocazione col programma insieme al documento protocollato alla Commissione PETI del Parlamento Europeo su cui domenica mattina 22 gennaio verrà avviata la campagna di sottoscrizione).

 

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