Ortofrutta. Agribologna: il consuntivo 2022, fra risultati e sfide. Massimiliano Moretti è il nuovo Direttore Generale

BOLOGNA – Agribologna, fra i più accreditati e maggiori gruppi nazionali nel settore dell’Ortofrutta, traccia un bilancio del 2022, guardando al futuro: risultati importanti e sfide inedite, per un anno dalle grandi complessità. Massimiliano Moretti assume la carica di Direttore Generale della Cooperativa e del gruppo  Agribologna.

Come è noto, l’impennata dei costi energetici e l’accentuata pressione inflazionistica hanno fortemente condizionato anche l’Ortofrutta, determinando un deciso incremento dei costi generali del settore, a partire dalla produzione primaria, fino alla commercializzazione. Il pesante carico inflattivo dei costi comporterà inoltre una sicura riduzione dei margini netti. In sintesi, il 2022 è stato caratterizzato per la Cooperativa e per il Gruppo Agribologna, da ricavi molto alti, ma anche da tante incertezze che influenzeranno l’annata appena iniziata. In questo contesto, critico e inedito, la cooperativa e i soci hanno continuato ad investire all’insegna dell’innovazione dei prodotti e dei processi, avviando inoltre progetti sperimentali, su media scala nel settore primario, con l’obiettivo prioritario di integrare innovazione tecnologica avanzata e rispetto dell’ambiente.

La cooperativa nel 2022 ha commercializzato 72.800. tons di Ortofrutta, con una contrazione a volumi del 1%, mentre i ricavi sono saliti del 5%, attestandosi attorno a 103,2 milioni di euro.  Conor e le sue affiliate  hanno commercializzato circa 110.000 tons di Ortofrutta, con un incremento a volume del 14%, mentre i ricavi sono saliti del 22%, attestandosi a 151 milioni di euro.

“Possiamo certamente dire che si è trattato di uno degli anni più complessi dell’ultimo decennio. La nostra filiera produttiva ha incorporato per intero l’incremento dei costi, che non sempre è stato compensato dai ricavi, pur riconoscendo che il settore orticolo in particolare ha beneficiato di prezzi alla vendita, che possiamo definire interessanti. Prezzi comunque maggiormente condizionati da una riduzione delle produzioni, che da un aumento della domanda.” Commenta Franco Linguerri, Presidente della Cooperativa Agribologna, ‘controllante e consolidante’ del Gruppo Agribologna. “Lo scenario ci crea quindi qualche preoccupazione. Durante lo scorso anno, abbiamo assistito infatti fra l’altro a un calo costante dei consumi privati di beni alimentari. Calo che solo parzialmente è stato compensato da maggiori consumi fuori casa, favoriti dal ritorno alla normalità, ‘post pandemia’. La nostra base sociale è rimasta comunque stabile, mantenendo gli investimenti produttivi invariati, rispetto agli anni precedenti. Questo è accaduto, pur dovendo scontare, nei fatti, l’aumento dei costi di produzione, la scarsità di manodopera e affrontando, per di più, la forte siccità patita nella primavera/estate del 2022. Sappiamo che la nostra la base sociale – che è nei fatti la nostra linfa vitale – è reattiva e sa affrontare con realismo e propositività i periodi di criticità. Questo è e sarà sempre fonte di orgoglio, soddisfazione e motivazione rinnovata, nel sostenere più che mai concretamente i nostri soci, grazie anche al buon livello delle liquidazioni e con tempi più brevi della media nazionale.
Iniziamo peraltro il 2023, salutando il nuovo insediamento di Massimiliano Moretti, come nuovo Direttore Generale, della Cooperativa e del Gruppo, augurandogli a nome di tutto il consiglio di amministrazione, il miglior lavoro, un confronto con sfide importanti, verso una nuova crescita.”

La scelta di Massimiliano Moretti, quale Direttore Generale della Cooperativa e del Gruppo, è stata una scelta per linee interne, in piena continuità con il passato, in quanto fino al dicembre scorso ha ricoperto il ruolo di Direttore commerciale della Cooperativa. Massimiliano Moretti vede un percorso professionale ‘di lunga data’, nel settore Ortofrutta. Ha vissuto due rilevanti esperienze, in importanti catene distributive nazionali, prima di entrare in Agribologna. Ha quindi vissuto il settore, prima dalla parte della vendita, e in seguito da quella della produzione, acquisendo un’ampia e variegata visione del settore.

“Sono grato e quanto mai motivato, nell’assumere questa responsabilità che mi onora. Abbiamo davanti un ‘compito importante. Agribologna è certamente già un’azienda di dimensioni rilevanti, ma abbiamo ben chiaro l’obiettivo e la voglia di crescere ancora, sia per linee interne che per linee esterne. Parliamo di una cooperativa e di un gruppo, che con la sobrietà e la serietà che li caratterizzano, intendono rimanere protagonisti a livello nazionale. Ma soprattutto condividiamo la visione di consolidare un modello di impresa che ha sempre visto il socio quale primo protagonista e la struttura cooperativa al servizio dei soci. L’intento è quello di crescere, continuando a dare il giusto valore al lavoro dei soci, che rappresentano la linfa della cooperativa e del gruppo, alla difesa dei territori e delle tradizioni, favorendo anche la concertazione delle varie e molteplici competenze presenti, a vantaggio di un’economia del territorio e della sua circolarità. Oggi dobbiamo guardare al futuro  valorizzando i nostri prodotti , l’innovazione avanzata senza dimenticarci che non possiamo  non considerare una strategia a sostegno dell’ambiente  con attività evolutive nei  servizi  alla ristorazione e una ricerca costante su prodotti e materiali dalla I alla  IV gamma di frutta fresca.” È il commento di Massimiliano Moretti, Direttore generale della Cooperativa e del Gruppo Agribologna.

2.500 clienti nei canali GDO, ristorazione commerciale, collettiva e retail tradizionale, un fatturato, stimato per il 2022 a 255 mln (totale gruppo). Sono i numeri del Gruppo Agribologna. 110 soci agricoltori, con 3.500 ettari di superfici coltivate, 21 piattaforme attive in Italia e 2 in Europa, 35.000 mq di magazzini refrigerati e 220 dipendenti confermano il Gruppo Agribologna come una delle più significative realtà italiane di settore. Il Consorzio Agribologna oggi cooperativa di primo grado, attiva da oltre vent’anni, è nata a Bologna nel 1997, dall’unione di sei cooperative, trasformatasi poi nel 1998 in Organizzazione di Produttori (O.P.).

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