Agricoltura di precisione. Cai Agromec, Buone prospettive in Piemonte, ma occorre continuare l’impegno

ROMA – “La nuova Pac presenta ancora molti punti deboli, ma offre anche importanti opportunità, dove gli agromeccanici possono giocare un ruolo decisivo, a partire dall’agricoltura di precisione. Proprio per questo, apprezziamo il grande sforzo compiuto dalla Regione Piemonte, che a tale settore ha annunciato nei giorni scorsi di voler destinare 2 milioni di euro, attivando la Misura 24. Tuttavia, occorre aumentare la disponibilità dei fondi previsti su questo capitolo, affinché l’intero comparto agricolo regionale e nazionale rimangano competitivi a livello internazionale”. Con queste parole Gianluca Ravizza, vicepresidente CAI Agromec (l’organizzazione che rappresenta l’80% dei contoterzisti italiani) e segretario di CAI Piemonte (confederazione che raggruppa gran parte degli agromeccanici piemontesi), interviene all’indomani del ciclo di formazione organizzato sulla Pac 2023 – 2027.

“È molto positivo – prosegue Ravizza – il fatto che ai quattro incontri organizzati di recente da ATIMA di Asti sul tema della nuova Pac, siano intervenuti oltre 150 associati tra agromeccanici e agricoltori professionali. Segno inequivocabile che c’è tanta attesa su questo nuovo strumento, che condizionerà inevitabilmente l’attività delle nostre aziende associate per i prossimi sette anni. Siamo soddisfatti altresì – conclude Ravizza – che, così come avvenuto al momento in poche altre regioni italiane, anche il Piemonte abbia compreso l’importanza di intervenire direttamente, attivando sotto operazioni specifiche, che riguardano appunto l’agricoltura di precisione e la minima lavorazione. Ora chiediamo alla politica più coraggio, per aumentare le risorse a disposizione. Solo così agromeccanici e agricoltori piemontesi potranno difendere e valorizzare le tante eccellenze agroalimentari che caratterizzano il nostro territorio”.

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