Piantare olivi per compensare la CO2. Ager Oliva aiuta le imprese a essere sostenibili

FIRENZE – Ager Oliva può far compensare le emissioni di CO2 irriducibili a chilometro zero e in maniera etica e sostenibile. La startup toscana che salva gli ulivi abbandonati con l’obiettivo di restituire vita al patrimonio olivicolo della Regione avvia un nuovo progetto offrendo servizi di sostenibilità alle aziende.

In programma la piantagione di migliaia di ulivi in Toscana e altre regioni, su terreni incolti di proprietà sua o di altri agricoltori, che permetterà alle aziende di compensare CO2 a chilometro zero per un valore di 660 tonnellate per ettaro corrispondenti a circa 660 automobili che percorrono 10 mila chilometri all’anno.

Il servizio è pensato per tutte le imprese virtuose che redigono il bilancio di sostenibilità aziendale e per quelle che saranno obbligate per legge a farlo dal primo gennaio 2024. In accompagnamento a questo nuovo servizio già disponibile sul sito aziendale www.ageroliva.com/compensazione, la startup sta mettendo a punto una piattaforma proprietaria, aperta alle aziende che decideranno di calcolare il loro rating di sostenibilità. La piattaforma sarà online entro l’anno, dopo una prima fase di test con le aziende già facenti parte del network. A certificare il calcolo del valore della CO2 è il Cnr di Firenze.

«Viste le tante le aziende che già redigono il bilancio di sostenibilità», afferma Tommaso Dami, fondatore di Ager Oliva, «è per noi motivo di orgoglio poter chiudere il cerchio e offrire loro anche la possibilità di ricevere un servizio di compensazione di CO2 a chilometro zero, attraverso la piantagione di nuovi uliveti in Italia. Questi uliveti saranno visitabili in qualunque momento a dimostrazione della serietà del nostro lavoro, contrariamente alle aziende che promettono di piantare nei paesi in via si sviluppo dove nessuno è in grado di andare a controllare l’effettiva persistenza nel tempo delle piantagioni».

Anche per gli agricoltori ed i proprietari di fondi agricoli, Ager Oliva prevede una serie di interventi atti a favorire l’incremento della produzione olearia e della meccanizzazione della raccolta, realizzando per loro nuovi uliveti superintensivi dotati di impianti di irrigazione a costo zero. In cambio l’agricoltore dovrà impegnarsi a mantenere correttamente l’uliveto e cedere in esclusiva ad Ager Oliva, per 20 anni, le quote di CO2 assorbita dalle piante perché possa metterla a disposizione delle aziende che necessitano o vogliono compensare la loro produzione di CO2.

Al momento sono già diverse le aziende interessate a questo servizio, si va da imprese quotate in borsa ad aziende alimentari e non solo con marchi ben noti a tutti. Le prime piantagioni sono previste in autunno per un progetto che ha grandi possibilità di scala. Sono infatti migliaia gli ettari incolti che, non solo in Toscana, possono essere dedicati alle coltivazioni olivicole innovative.

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