Semplificazione. Copagri, la strada è quella giusta, così si snellisce il lavoro degli agricoltori

ROMA – “L’Italia sta vivendo da tempo una fase molto complessa e delicata, legata agli effetti di una pandemia che fortunatamente è alle nostre spalle e del drammatico conflitto in atto sul versante comunitario orientale, che ha introdotto nuovi e ulteriori fattori di instabilità sociale ed economica; è anche e soprattutto per tali ragioni che garantire una stabilità al Paese e alle imprese, sia attraverso le riforme istituzionali che con una sempre più incisiva azione sulla semplificazione normativa, diventa sempre più fondamentale in termini di programmazione e di crescita economica”.

Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, che è stato ricevuto oggi dal ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati per un approfondimento sui profili relativi alle riforme istituzionali emersi in occasione del confronto tra il governo e le parti sociali dello scorso maggio.

“Si è trattato di un confronto molto articolato e sicuramente positivo, durante il quale abbiamo avuto modo di registrare un’ampia convergenza di vedute col ministro Casellati sulla necessità di puntare con sempre maggiore determinazione sulla semplificazione e sulla sburocratizzazione, facilitando la creazione di lavoro e di innovazione, con particolare riferimento al comparto agricolo, troppo spesso frenato da una mole di adempimenti burocratici che ne minano la competitività rispetto alle produzioni estere e che diventano ostacolo agli investimenti da parte delle imprese”, evidenzia il presidente, ricordando che “ad esempio, spesso trascorre più di un anno prima che gli imprenditori agricoli possano vedersi riconosciuti i programmi presentati nell’ambito dei PSR, che rappresentano un grande elemento di liquidità per le aziende agricole”.

“In altre parole, bisogna andare a rovesciare l’attuale paradigma in base al quale l’eccessiva burocrazia e l’inefficienza dei servizi costa al nostro Paese circa l’11% del PIL annuo, praticamente il doppio dell’evasione fiscale. È solo agendo su queste leve che si potrà garantire una vera crescita del Paese che possa assicurare benefici anche nel medio-lungo periodo e contribuire alla stabilità economica delle imprese e dei produttori agricoli, da tempo in debito di ossigeno in relazione ai noti incrementi record dei costi di produzione e delle tariffe dell’energia”, rimarca Battista.

“I sempre più necessari interventi sul fronte del lavoro e del reperimento della manodopera, agendo sul cosiddetto ‘DL Flussi’, la sempre maggiore esigenza di puntare sulla ricerca e sull’innovazione applicata all’’agricoltura, a partire dal positivo via libera alla sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita-TEA e l’efficientamento della rete infrastrutturale, andando in particolare a colmare le gravi carenze della struttura irrigua sono stati alcuni dei numerosi altri temi toccati durante l’approfondito confronto”, conclude il presidente della Copagri.

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