Ortofrutta. Cia al Gruppo misto, serve sinergia su Regolamento SUR

ROMA – Serve sinergia tra settore produttivo ortofrutticolo e ministeri agricoli rispetto alla proposta di Regolamento Ue sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR). È questo l’appello lanciato da Cia-Agricoltori Italiani in plenaria del Gruppo misto ortofrutta Italia-Francia-Spagna-Portogallo, tappa italiana che si è tenuta ieri a Roma.

Il comparto ortofrutticolo, ha ricordato Cia, presente in riunione con Anna Rufolo e Nazario Battelli, è in un cortocircuito di complessità e incertezza, causato da cambiamenti climatici, emergenze fitosanitarie, riduzione delle molecole a disposizione per la difesa, oltre che dall’incremento dei costi di produzione e dalla mancanza di manodopera. Un settore da tutelare perché, tra l’altro, strategico per l’Europa e per l’Italia. A livello Ue è in gioco la competitività di quasi 1,5 milioni di aziende e un valore di 50 miliardi di euro, mentre la produzione ortofrutticola tricolore, il 25% di quella agricola nazionale, rende l’Italia tra i leader di settore in Europa, conta su 300 mila aziende e vale 15 miliardi di euro.

Dunque, alla luce di ciò e, in particolare, riguardo la proposta di Regolamento sui fitofarmaci, è positivo per Cia che in riunione del Gruppo misto sia stata condivisa l’inadeguatezza del solo target di riduzione quantitativa, peraltro differenziato tra Stati membri, difficilmente applicabile alle coltivazioni specializzate del Sud Europa.

Inoltre, a fronte di una sostanziale rigidità della Commissione rispetto alle pressanti richieste di modifica provenienti dalla produzione (i quattro Paesi del Gruppo misto ne rappresentano ben l’80%), Cia ha sostenuto nell’incontro, la necessità di una convinta battaglia dei ministri agricoli all’interno del Consiglio Ue per ridimensionare il progetto di Regolamento che renderà decisamente più competitive le importazioni di prodotti ortofrutticoli con standard di sicurezza inferiori a quelli ai quali siamo ormai abituati.

Negli ultimi decenni, i produttori ortofrutticoli europei e, nello specifico, quelli italiani hanno fatto progressi enormi nell’ambito della sostenibilità ambientale e, ha sottolineato Cia, occorre ora salvaguardarne la tenuta economica, considerati anche i forti segnali di sofferenza, e non certamente mettere fuori mercato, nell’impossibilità di produrre, le stesse aziende agricole. L’imminente pubblicazione dell’analisi di impatto della proposta di Regolamento sulla produzione europea sarà, dunque, un passaggio cruciale per un rapido prosieguo o meno dell’iter normativo.

Guardando in prospettiva, viste le enormi potenzialità di un nuovo approccio alla difesa delle colture, dopo il posizionamento sul tema da parte del Senato italiano, Cia ha rinnovato le aspettative rispetto ai contenuti della proposta sulle nuove tecnologie genomiche da parte della Commissione Europea, testo che dovrebbe essere reso noto il prossimo 5 luglio.

Infine, Cia ha ribadito il suo punto sulle priorità per il settore ortofrutticolo, sottolineando la necessità di un impegno comune anche sul fronte della proposta di Regolamento imballaggi che vede particolarmente penalizzato il comparto ortofrutticolo, sulla revisione delle regole di commercializzazione europee, per quanto riguarda i passi in avanti sull’etichettatura di origine di alcune referenze attualmente escluse, così come sul miglioramento dell’offerta dei trasformati come succhi e marmellate.

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