Fauna selvatica. Carloni, Regioni abbiano più autonomia sulle decisioni

ROMA – “Auspico una rinnovata attenzione tra le esigenze di agricoltori, allevatori e cittadini rispetto alla presenza di animali selvatici nel nostro territorio. L’Ispra ha chiarito che la presenza di lupi in Italia è di 3500 capi, la maggiore in Europa. Ci sono tutte le condizioni per gestire la presenza di questo animale selvatico come ci chiedono sia le imprese che le regioni, senza ideologie e senza mettere in pericolo la sopravvivenza della specie, dopo anni di gestioni ecologiche fallimentari del passato. Ad oggi si contano almeno un milione e mezzo di cinghiali, che non possono essere gestiti con le attuali norme.

Allevatori e agricoltori ci chiedono interventi a tutela di coltivazioni e capi, i cittadini chiedono sicurezza di fronte a plantigradi, grandi carnivori e selvatici che presentano sempre più comportamenti antropizzati. Richieste legittime e condivisibili. Gli strumenti legislativi a disposizione delle Regioni devono essere modificati, per questo ci stiamo impegnando per arrivare in tempi rapidi a uno strumento per una gestione consapevole dei rischi legati alla fauna selvatica e degli interessi degli operatori. Una gestione centralizzata di dinamiche così complesse e strettamente legate alle esigenze dei singoli territori, infatti, non è funzionale: anche in questo caso auspichiamo, e lavoreremo, per assicurare alle regioni maggiore autonomia sul tema della gestione di questo ambito faunistico”.

Lo dichiara il deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura, Mirco Carloni, intervenendo durante l’audizione Ispra prevista  nei lavori di esame della proposta di legge recante “Disposizioni in materia di fauna carnivora e selvatica”.

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