Il vino di Selen. ‘Una grande passione’: l’ex icona hard Anni ’90 oggi seduce con il Selengiovese

RAVENNA – “Il vino buono l’ho sempre amato, una grande passione, ed oggi ecco il mio vino”.

Luce Caponegro, in arte Selen, l’ex pornostar più iconica degli anni Novanta, ha presentato un nuovo progetto, stavolta enologico: si chiama SelenGiovese, ovvero un Sangiovese che porta il suo nome, prodotto in terra di Romagna, a Bertinoro. Ma anche altre etichette, tutte da scoprire.

“Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con il vino – racconta -, con il vino buono; mi piace andare a conoscere i vini, le produzioni delle diverse regioni italiane, e gli abbinamenti con i piatti locali. L’enogastronomia è una mia grande passione. Da quando avevo diciotto anni, ho sempre amato il vino, consumato con moderazione, nei momenti giusti. Sono diventata l’esperta nei gruppi di amici; tocca a me, insomma, scegliere il vino per la serata e questa cosa mi diverte. Un buon calice di vino di qualità ci fa stare bene, ci rilassa, ci permette di mettere da parte i problemi di tutti i giorni, ci offre benessere e relax”.

Ma il vino è seduzione?

“Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione” per dirla alla Ovidio. Insomma il vino è da sempre elemento di seduzione, di piacere, di condivisione. E’ così – ovviamente – anche per Luce Caponegro, una regina della seduzione? “Certo, il vino è seduzione, è l’ideale per lasciarsi un po’ andare, anche in un momento di coppia un buon bicchiere aiuta sempre, è intrigante, seduttivo”. Ed i vini di Luce hanno l’obiettivo di farsi notare fin dalla bottiglia: i rossi SelenGiovese, e il Selen White, fino al Passerina Brut. “Vini che vogliono sedurre, in tutti i sensi” dice la neo produttrice.

Ventitré anni fa ha lasciato il mondo dell’hard, e ha provato a mettere in un cassetto “Selen”, cercando l’oblio, ma pur dividendosi fra teatro, programmi tv e da 17 anni imprenditrice come titolare di un centro estetico a Ravenna, Selen non se ne è mai andata veramente. “Oggi ho fatto pace con il mio passato – racconta –, è stato un percorso lungo e non facile, ma alla fine non era Selen ad essere sbagliata, forse lo erano le persone che le ruotavano attorno. Sono sempre stata me stessa, libera ed onesta di essere quello che volevo essere, con grande caparbietà: ho sempre determinato personalmente il mio diritto alla libertà” ammette.

E oggi che Selen e Luce convivono nella stessa persona, con disinvoltura e con un pizzico di complicità ecco la dedica nelle bottiglie di vino, che fanno ritornare il vino ad elemento di seduzione.

Tre proposte da vitigni autoctoni per gli winelovers che, oltre all’amore per Bacco, coltivano la passione per Venere. Un Sangiovese di Bertinoro, un Cuvee bianco da uve chardonnay e un Passerina Brut. A creare questa nuova linea enologica – presentata all’hotel Internazionale di Cesenatico – è stato il giovane imprenditore ravennate Giulio Petronici che, per lanciare il nuovo vino, si è affidato a Selen, simbolo della sensualità e della trasgressione più elegante, personaggio iconico dell’era analogica, oggi come ieri la “donna dei desideri” di molte generazioni.

Le etichette

Il primo è un rosso robusto ottenuto con sole uve Sangiovese della sottozona di Bertinoro. Presenta un colore rubino intenso, note varietali di violetta, spiccati profumi di ciliegia e di piccoli frutti del sottobosco. Ricco al palato con freschezza, morbidezza e sapidità ben equilibrate, è ideale con antipasti e primi piatti di carne.

La seconda proposta è un Cuvee Bianco ottenuto in prevalenza da uve chardonnay e da una piccola cuvée di vitigni aromatici. Ha un colore giallo paglierino e al naso un delicato sentore fruttato, completato da note di fiori bianchi e gialli e da una leggera vena minerale. Fresco e abbastanza sapido in bocca, è adatto per aperitivi e piatti di pesce di media complessità.

Infine, un Passerina al 100% spumantizzata e proposta in versione Brut. Vino perfetto come aperitivo, sulla tavola sa dare il meglio di sé accanto a piatti delicati, come crudi di pesce, o golosi come una ricca frittura mista. Giallo luminoso con riflessi argentati, nel calice è solcato da un perlage fitto e persistente. Al naso presenta note di fiori freschi e frutti succosi. Le stesse che poi si ritrovano anche in bocca. I vini sono stati selezionati, dopo il rito dell’assaggio, da Luce Caponegro, icona sexy dello scorso millennio ed oggi influencer molto richiesta nel mondo della bellezza.

Vino da regalare: gesto di grande eleganza

“Gli omaggi floreali, per quanto galanti, sono ormai démodé – spiega Luce – oggi, anche per noi donne, credo non esista miglior regalo di una buona bottiglia di vino. E’ un pensiero che racchiude in sé dichiarazioni d’amore, d’amicizia e di stima. Perché, regalando vino, si dona un’emozione, un ricordo che si spera immortale. Che la destinataria sia moglie, madre, sorella, amante, fidanzata, amica, collega poco importa. Regalare del buon vino ad una donna resta sempre un gesto di grande eleganza”. I vini – produzione sulle 5mila bottiglie – in vendita su www.selengiovese.it.

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