Dalle cooperative il 60 per cento del vino italiano per un fatturato di oltre 4,5 miliardi di euro. A Vivite Salvini, Di Maio e Centinaio

La cooperazione vitivinicola è ritornata di scena a Milano con il nuovo appuntamento di ViVite – Festival del vino cooperativo, che si è svolto nello scorso weekend alle Cavallerizze del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. E lo ha datto con la ‘benedizione’ del governo Lega-M5S. Dopo il taglio del nastro nella giornata di sabato 17 novembre da parte del ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio; hanno fatto visita a Vivite anche il ministro dell’interno Matteo Salvini e delle politiche agricole Gian Marco Centinaio.

Luigi Di Maio inaugura Vivite

La manifestazione è stata organizzata e promossa da Alleanza delle Cooperative Agroalimentari per celebrare le 480 cantine cooperative – e i loro 140.000 soci – che operano sul territorio nazionale e producono il 60% del vino italiano, con un fatturato che supera i 4,5 miliardi di euro. Pensata non per essere una mostra di vini, bensì un vero e proprio racconto del mondo del vino cooperativo, Vivite offre ai visitatori un allestimento “esperienziale”, per far conoscere da vicino le tante realtà produttive della cooperazione e i loro territori, per far assaggiare i loro vini ascoltando nel contempo i loro racconti. L’obiettivo è quello di comunicare a tutti, esperti di vino e neofiti, curiosi e grande pubblico, con un programma alternativo che parli, come recita il pay-off, la “lingua di tutti”.

I visitatori nei due giorni hanno potuto scegliere tra un ampio ventaglio di attività: insieme alle classiche degustazioni e masterclass, il programma (www.vivite.it/programma) ha incluso laboratori didattici e ludici, workshop, concerti, attività di intrattenimento, degustazioni, momenti di confronto informali (“pane e salame”), animati da un ricco parterre di ospiti.

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