Allevatori siciliani, terzo giorno di sciopero della fame. Appello a Meloni e Schillaci per emergenza brucellosi e tbc

MESSINA – Lo sciopero continua. I due allevatori che hanno iniziato il 18 lo sciopero della fame per chiedere al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed al Ministro alla Salute Orazio Schillaci, di nominare il Commissario Nazionale per risolvere i problemi della Brucellosi e della TBC negli allevamenti in quelle Regioni dove da decenni falliscono i Piani di Eradicazione, sono al loro terzo giorno. Pasquale D’Agostino (presso la NCO a Casal di Principe in provincia di Caserta) e Sebastiano Lombardo (presso la Sala Consigliare del Comune di San Teodoro, in provincia di Messina) hanno ben spiegato le motivazioni che li hanno spinti ad attivarsi mettendo in gioco la propria salute con due interviste rilasciate ieri e pubblicate da Altragricoltura nelle pagine dove la Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio sta raccogliendo i documenti e gli obiettivi della Campagna (vedi l’intervista a Pasquale D’Agostino e quella a Sebastiano Lombardo) e hanno rilanciato le ragioni della Petizione.

Intanto, mentre prosegue l’iniziativa dello sciopero della fame e la petizione viene inviata a tutti i parlamentari ed alle diverse istanze sociali e mentre il Coordinamento invia una lettera ai Prefetti di Messina e di Caserta con la sollecitazione che il documento di richieste sia inoltrato al Governo, in attesa che dalla prossima settimana si avviino iniziative in altre Regioni, la Rete Salviamo l’Allevamento si concentra negli incontri e nel lavoro di divulgazione e promozione nelle aree del  Casertano e della Sicilia.

In Campania è convocata una assemblea pubblica per mercoledì 25 ottobre presso la Sala Don Milani della NCO a Casal di Principe con l’invito a partecipare ai Sindaci del territorio ed alle istanze sociali e, nella mattina di martedì 24 ottobre, una Conferenza stampa per aggiornare lo stato della vertenza

In Sicilia sono previsti fra i giorni di sabato e domenica volantinaggi nel territorio ed è stata convocata una Assemblea nella Sala Consigliare del Comune di San Teodoro per lunedi 23 ottobre alle ore 19 con l’invito a partecipare ai Sindaci delle province di Messina, Catania ed Enna ed alle realtà sociali e sindacali siciliane con l’obiettivo di allargare e rafforzare la Rete Siciliana e sviluppare il massimo della integrazione e Unità fra gli allevatori, gli eletti, i soggetti sociali, i cittadini del territorio per una mobilitazione che si ripropone di porre alle istituzioni l’urgenza e la improrogabilità di salvare il sistema diffuso dell’allevamento siciliano per tutelare e rilanciare le condizioni delle comunità, delle imprese, dei lavoratori.

Pubblichiamo il testo dell’invito girato ai sindaci e in via di diffusione per l’Assemblea di Lunedi 23 ottobre a San Teodoro

Sicilia, lunedì 23 ottobre ore 19. Invito alla assemblea pubblica nel Comune di San Teodoro dove è in corso lo sciopero della fame a sostegno delle richieste degli allevatori. 

Ai sindaci ed ai consiglieri delle province di Messina, Enna e Catania
Alle organizzazioni sociali e sindacali siciliane
Agli allevatori ed ai cittadini siciliani

Pregiati,

dalle ore 19 della sera del 18 ottobre 2023 un allevatore siciliano, Sebastiano Lombardo, in contemporanea con un allevatore Campano a Casal di Principe, sta tenendo uno sciopero della fame che proseguirà ad oltranza fino a quando il Governo Nazionale non darà seguito agli impegni che gran parte della Politica Nazionale ha espresso: la nomina di un Commissario Nazionale che intervenga per risolvere finalmente i decennali problemi della BRC e della TBC che, in maniera scandalosa, sono aperti in alcune regioni meridionali e, fra queste, la Sicilia che ha due tristi primati: il saldo di gran lunga peggiore fra tutte le Regioni che ancora non risolvono i problemi e il tempo più lungo da quando i problemi sono aperti.

Problemi che stanno pesando in maniera ormai insopportabile sulle aziende allevatici e, quindi, sul territorio e sulle comunità siciliane di cui i sistemi di allevamento diffusi hanno costituito un presidio fondamentale contro gli effetti della desertificazione sociale, economica ed ambientale.

Problemi che sono emersi all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale nei due anni scorsi grazie alla mobilitazione, all’impegno ed al sacrificio degli allevatori bufalini casertani ed ai sindaci e associazioni sindacali e di società civile impegnati al loro fianco in una esperienza partecipata, democratica plurale e autonoma.

Esperienza che ha portato, dopo un lungo percorso durato alcuni mesi, a dare vita alla Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio (con la partecipazione di molte reti, organizzazione e movimenti di diverse regioni) che si ripropone di promuovere il rilancio dei sistemi diffusi di allevamento e dekl cibo di territorio coinvolgendo cittadini/consumatori, produttori, lavoratori e tecnici ed al Forum per il Piano Partecipato che ha come obiettivo lo sviluppo di un ambiente collaborativo fra le istituzioni chiamate a gestire e risolvere i problemi delle zoonosi di BRC e TBC e i “portatori di interesse”, prima condizione perchè i Piani di eradicazione abbiano successo.

Del resto tutti i Piani che al mondo hanno avuto risultati positivi sono stati quelli che hanno saputo coinvolgere gli allevatori, i sindaci e i soggetti sociali di territorio chiamandoli alla responsabilità, al protagonismo ed alla condivisione delle decisioni e superando metodi impositivi e tecnicismi inconcludenti cime dimostra il fallimento dei Piani in Sicilia, in Campania, in Puglia e nelle altre regioni meridionali

Lunedi sera alle ore 19, durante l’Assemblea convocata presso la Sala del Consiglio Comunale di San Teodoro alle ore 19, prenderà il via la petizione rivolta al Presidente del Consiglio On.le Giorgia Meloni ed al Ministro alla Salute, Prof. Orazio Schillaci perchè sia nominato il Commissario come primo atto di un percorso nuovo, precondizione per una azione di riforma delle strategie per la eradicazione della Brucellosi e della TBC e per una azione forte di rilancio dell’allevamento di territorio e delle comunità di cui è parte indissolubile.

L’invito è aperto ai Sindaci ed a tutte le realtà sociali (sindacali, associative, ambientaliste, dell’impegno democratico) agli allevatori ed a tutti i cittadini con l’obiettivo di dare vita anche in Sicilia ad un partecipato Coordinamento Siciliano per Salvare l’Allevamento di territorio e di avviare nazionalmente la campagna di firme online per sostenere la Petizione al Governo

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