Vendemmia in Veneto: un calo del 9,6% con 13,6 milioni di quintali di uva raccolti. Qualità buona

LONIGO (VI) – Si è svolto a  Lonigo, giovedì 21 dicembre 2023 il terzo appuntamento del trittico 2023 presso la Cantina Collis Wine Group di Lonigo (VI), tradizionale focus di fine anno organizzato da Regione del Veneto, Veneto Agricoltura e Avepa.

A fare gli onori di casa il direttore di Veneto Agricoltura, Nicola Dell’Acqua: “Sottolineo l’importanza di avere la disponibilità di dati precisi e scientifici, e soprattutto di averli in modo cadenzato durante l’anno come accade con il trittico vitivinicolo veneto: focalizzato sul fitosanitario il primo incontro di giugno, sulle previsioni vendemmiali il secondo di agosto e sul consuntivo quello odierno. Altre regioni d’Italia si stanno orientando verso il nostro modello”.

A seguire, interviene Federico Caner, assessore all’Agricoltura della Regione Veneto: “Abbiamo vissuto un anno non semplice, ma oggi ci troviamo a fare il punto della situazione con le analisi dell’andamento 2023. La qualità del vino veneto viene premiata all’estero, con un giro d’affari sui mercati internazionali che si avvicina ai 3 miliardi di euro. Siamo la prima regione d’Italia per export e come afferma spesso il presidente Zaia, se il Veneto fosse uno stato sarebbe il quarto esportatore mondiale e questo grazie ai nostri agricoltori e ai tecnici che si adoperano per contrastare le infestazioni, come la flavescenza dorata, e gli effetti del cambiamento climatico che quest’anno, in particolare, ha causato un calo di produzione dell’11%. Come Regione continueremo a sostenere tutte quelle iniziative rivolte alla gestione oculata dei vigneti, resa possibile dal costante monitoraggio di tecnici esperti e dall’attività di assistenza tecnica condotta dalle cantine sociali e dai Consorzi di tutela. Questo appuntamento annuale, frutto di un prezioso gioco di squadra tra istituzioni pubbliche e private, ci permette di fare il punto dell’andamento dei mercati, di monitorare il comparto regionale e avere uno sguardo aperto sulle altre realtà nazionali e sui principali paesi produttori di vino, a tutto vantaggio degli operatori veneti”.

Durante la conferenza sono stati presentati i dati finali dell’ultima vendemmia 2023 nel Veneto, suddivisi per area e tipologia di uva.

La produzione vendemmiale è stata di circa 13,6 milioni di quintali di uva (13.646.900), in calo del -9,3% rispetto alla vendemmia 2022. I problemi fitosanitari, in particolare peronospora, e climatici, con forti eventi grandigeni, hanno ridotto le iniziali stime positive. Ad uscirne penalizzate sono soprattutto le uve a bacca bianca (-10,4%) rispetto alle uve a bacca nera (-4,6%) e le produzioni DOC (-11,8%), mentre hanno registrato lievi aumenti di produzione le uve destinate a IGT (+1,6%) e i vini varietali/generici (+12,2%). Si tratta in gran parte di uve destinate alla produzione di vini DOC (70%), DOCG (10,1%) e IGT (16,3%), a conferma dell’alta specializzazione raggiunta dai produttori veneti.

Di conseguenza, anche la produzione di vino è diminuita rispetto all’anno precedente, scendendo a 10.917.000 milioni di ettolitri (contro i 12.600.000 circa del 2022), con un calo del -13,4%.

La superficie vitata, invece, nel Veneto è rimasta sostanzialmente invariata a 101.176 ettari): la graduatoria delle superfici vitate in base alle varietà di uva vede al primo posto il vitigno Glera (38.117 ettari, +3,8%), seguono Pinot Grigio (15.254 ettari, -4,6%), Garganega (8.600 ha, -2%), Corvina (6.980 ha, invariati), Merlot (5.790 ha, -3,3%), Chardonnay (5.486 ha, invariati) e via via tutti gli altri.

 

Alessandra Liviero, dirigente Economia e Comunicazione di Veneto Agricoltura porta alla luce i dati definitivi sull’andamento 2022 nei mercati internazionali: “L’anno scorso abbiamo avuto un incremento del valore delle esportazioni del 14% con 2,84 miliardi di euro. Il Veneto è il primo esportatore in Italia, rappresentando il 36% delle esportazioni nazionali complessive. Nei primi 9 mesi del 2023 la Regione ha già esportato per 2,04 miliardi di euro, segnando una contrazione, per la prima volta dopo anni, dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea comunque con il trend nazionale”.

 

Nel terzo trimestre 2023, l’Italia presenta un fatturato di circa 5,65 miliardi di euro, (-1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), un calo limitato dal contestuale incremento dei prezzi medi di vendita, considerando che le variazioni in termini quantitativi è stata anche superiore.

Considerando i principali mercati di destinazione del vino italiano, in valore, nei primi mesi del 2023 le flessioni maggiori si registrano verso gli Stati Uniti (-8,2%), che costituisco il principale mercato di destinazione del vino nazionale con una quota del 23,3% e il Canada, dove le vendite sono diminuite del -17,9%. In crescita, invece, i valori esportati verso la Germania (+4,5%) e il Regno Unito (+3,9%) che rispettivamente detengono una quota del 15,3% e del 10,4% delle esportazioni di vino dall’Italia. Curiosità, tra i principali paesi di destinazione dell’export italiano, il maggiore incremento si registra nelle vendite verso la Francia (+20,3%).

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