Direttiva fitofarmaci. Agrofarma, il ritiro della proposta induce al dialogo su come migliorare le strategie

ROMA – Il ritiro da parte della Commissione Europea della proposta di Regolamento sull’uso sostenibile degli agrofarmaci – insieme al rigetto della proposta da parte del Parlamento europeo alla fine dello scorso anno – dimostra la necessità di una discussione più ampia e condivisa su un testo che avrebbe comportato forti ripercussioni sulla capacità produttiva europea, soprattutto in un momento storico in cui i temi della sicurezza alimentare, dei cambiamenti climatici e delle questioni energetiche stanno dimostrando la loro assoluta centralità non solo per l’agricoltura, ma per la stabilità economica dell’Europa stessa.

Agrofarma, l’Associazione nazionale Imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica, continua ad assicurare il proprio impegno nei confronti degli obiettivi generali introdotti dalla strategia “Farm to Fork” per garantire una sempre maggiore sostenibilità ambientale e un sistema agroalimentare sempre più equo, sano e rispettoso degli ecosistemi. Non condividevamo, tuttavia, le modalità di attuazione della strategia stessa attraverso la fissazione di target di riduzione quantitativa degli agrofarmaci, particolarmente penalizzanti per l’Italia, in assenza di un’adeguata valutazione d’impatto.

Per Agrofarma, infatti, lavorare per un sistema agroalimentare sostenibile significa favorire la tecnologia e l’innovazione scientifica; sviluppare agrofarmaci innovativi e meno impattanti, investire in strumenti di agricoltura digitale e di precisione per un impiego sempre più ottimizzato degli agrofarmaci e promuovere un approccio integrato, adottando e combinando tutte le soluzioni disponibili.

Per perseguire tali scopi, abbiamo bisogno di un contesto normativo che, nel pieno rispetto della salute dell’uomo e della tutela ambientale, consenta di sviluppare e mantenere un numero adeguato di strumenti per la difesa delle colture al fine di preservare il patrimonio colturale italiano, che è tra i più importanti a livello europeo. Restiamo fortemente convinti che il dialogo e il confronto costruttivo rappresentino il modo migliore per facilitare la ricerca di risposte comuni alle problematiche che ci troveremo ad affrontare dentro e fuori dal campo e siamo pronti a fare la nostra parte, mettendo a disposizione il nostro know-how e le soluzioni su cui stiamo investendo.

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