Riforma IG. Afidop, L’agroalimentare italiano avrà così una marcia in più

ROMA – “Il testo unico approvato oggi rappresenta la giusta sintesi di un percorso positivo, complesso e condiviso da tutti i Paesi Ue: grazie a un’uniformità di regole da oggi l’agroalimentare italiano ha una marcia in più. Vigiliamo con attenzione sull’attività di decretazione nazionale che dovrà recepire e armonizzare le regole comunitarie, consapevoli che l’attuale assetto dei Consorzi si è dimostrato vincente e che dunque non dovrà essere stravolto. Un passaggio delicato a cui sarà chiamato il MASAF e sul quale Afidop è fin da subito a disposizione”.

Così Antonio Auricchio, presidente di AFIDOP – Associazione dei Formaggi Italiani Dop e Igp in relazione al voto del Parlamento Europeo che oggi ha ratificato l’approvazione del regolamento sulla revisione delle Indicazioni Geografiche.

Quella approvata oggi è per Afidop una riforma strategica per un comparto chiave che in Europa conta 3.410 prodotti e vale oltre 73 miliardi di euro, ma ancor di più per la filiera dei formaggi Dop e Igp italiani, che con 55 denominazioni e un valore alla produzione di oltre 5,2 miliardi detiene il primato mondiale per numero di produzioni casearie certificate. Tra le novità del testo, care ad Afidop, anche la sostenibilità.

«La riforma delle IG – continua Auricchio – permetterà ai Consorzi di rivendicare il grado di sostenibilità, ambientale, economica e sociale all’interno delle filiere. Un aspetto sul quale Afidop e i suoi associati sono al lavoro da tempo con numerosi progetti in campo, con l’obiettivo di mettere a fattore comune le esperienze e redigere linee guida per la compilazione dei report di sostenibilità. Un passaggio chiave – conclude Auricchio – per la diffusione di pratiche sempre più green nell’intero settore”.

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