Al via in India Eima Agrimach. Il mercato orientale nuova meta per l’industria italiana

BANGALORE (INDIA) – Si è aperta questa mattina a Bangalore, presso l’Università di Scienze Agrarie, l’ottava edizione di EIMA Agrimach India, la rassegna internazionale della meccanica agricola organizzata da FICCI in collaborazione con FederUnacoma, con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura e del Consiglio Indiano per la Ricerca Agricola.

La rassegna – che ha svolto le prime cinque edizioni a New Delhi e che dal 2022 è stata spostata a Bangalore in Karnataka, per rispondere alle esigenze tecnologiche di una regione del Subcontinente che ha un’agricoltura sviluppata in larga misura centrata sulle produzioni ortofrutticole – sarà in scena fino a domenica 3 marzo con l’esposizione di modelli nei padiglioni coperti e con le prove dimostrative nelle aree esterne del quartiere fieristico. Un evento di rilievo, quello di EIMA Agrimach, sottolineato dalla solennità della cerimonia inaugurale che ha visto, dinnanzi al folto pubblico della sala congressi, la presenza delle autorità istituzionali e dei più alti rappresentanti degli enti organizzatori.

Nel proprio saluto alla platea, il presidente del consiglio di FICCI Karnataka, Ullas Kamath, ha ricordato come l’economia indiana sia una delle più dinamiche del mondo ed ha sottolineato i progressi del settore primario, ribadendo la necessità di investire in tecnologie agricole per incrementare la produttività del primario. La rassegna – questo è emerso dagli interventi del rappresentante della FICCI Manish Singhal, di SBI V. N. Sarma e di PWC Guna Nand Shukla – si conferma non soltanto un evento promozionale e commerciale rivolto agli operatori economici, agli agricoltori e ai tecnici dell’agromeccanica, ma un’occasione per analizzare i trend dell’agricoltura e per sottolineare le grandi sfide che il settore primario deve affrontare in India.

Su questo aspetto si è soffermato il Console italiano a Bangalore, Alfonso Tagliaferri, che ha evidenziato l’importanza della partnership tecnica e commerciale tra Italia e India. Il made in Italy – ha ricordato il Console – è forte soprattutto nei settori dell’alta tecnologia come, appunto, quello della meccanica agricola. Nello specifico è intervenuta Mariateresa Maschio, Presidente di FederUnacoma, la federazione dei costruttori italiani di macchine agricole che è partner organizzativa con FICCI della rassegna indiana sin dalla prima edizione nel 2009.

“Le tematiche che verranno trattate nei quattro giorni della rassegna, che riguardano la sostenibilità delle produzioni agricole, le nuove frontiere tecnologiche e digitali, la formazione dei tecnici, ma anche l’uso delle risorse idriche, la fertilità dei terreni e tutte le tematiche salienti per il settore agricolo – ha detto Mariateresa Maschio – sono di primario interesse per l’India, ma lo sono nello stesso tempo anche per l’agricoltura a livello globale”. “Con le proprie imprese, con le proprie istituzioni e con il sistema dell’università e della ricerca – ha concluso la presidente di FederUnacoma – l’India si propone come un immenso laboratorio per un nuovo modello di agricoltura, che soddisfi le necessità del presente, e garantisca le giuste risorse per il futuro”.

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