Spagna. Ministro Planas trasmette alle organizzazioni agricole il fermo impegno del governo nel difendere gli interessi dei produttori nell’attuale contesto geopolitico

ROMA – Il Governo spagnolo e il settore difendono una PAC forte, dotata di un bilancio adeguato per affrontare le nuove sfide dell’agricoltura europea.

Il ministro convocherà le organizzazioni agricole e le comunità autonome per definire la posizione della Spagna sui negoziati della PAC post-2027.

Il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, ha trasmesso oggi alle organizzazioni professionali agricole un messaggio di calma e fiducia nell’attuale contesto geopolitico internazionale e nel fermo impegno del governo nella difesa degli interessi dei produttori spagnoli.

Secondo Planas, i continui annunci di misure e contromisure in materia di tariffe da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno generato una situazione di incertezza tra gli operatori, che non è positiva e si è riflessa sui mercati, nelle borse e nella realtà della vita economica. Di fronte a questa incertezza, ha sottolineato il ministro, “l’obbligo del Governo e il lavoro che stiamo portando avanti è quello di fornire orientamento e certezza, per poter trovare una risposta a ogni situazione”. Planas ha sottolineato che la Spagna è il primo Paese dell’Unione Europea ad attuare un programma di risposta e rilancio commerciale come strumento di risposta.

La situazione geopolitica e le aspettative riguardo all’imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti sono state il punto di partenza dell’incontro tenutosi oggi tra il ministro Planas e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole: Associazione agraria dei giovani agricoltori (ASAJA), Coordinatore delle organizzazioni degli agricoltori e degli allevatori (COAG), Unione dei piccoli agricoltori (UPA) e Unione degli agricoltori e degli allevatori (UdU).

MANTENERE, ESPANDERE E DIVERSIFICARE I MERCATI

Il ministro ha delineato tre priorità per la politica commerciale spagnola per affrontare la situazione. Il primo è quello di mantenere e ampliare il mercato interno con l’Unione Europea, verso la quale vengono destinati due terzi delle esportazioni agricole e alimentari spagnole.

In secondo luogo, ha sottolineato la volontà della Spagna e dell’Unione Europea di mantenere e persino espandere la loro presenza commerciale negli Stati Uniti, ma ha chiarito che una tariffa del 10% su tutti i prodotti non può essere accettata come nuova normalità. L’Europa e la Spagna stanno conducendo colloqui con gli Stati Uniti per cercare di raggiungere un accordo tariffario, dopo che Donald Trump ha deciso di imporre una moratoria di 90 giorni sull’applicazione di una tariffa del 20% su tutti i prodotti provenienti dall’Europa. “Siamo disposti a negoziare, negoziare e negoziare fino a raggiungere risultati reciprocamente vantaggiosi”, ha sottolineato Planas.

In terzo luogo, il ministro ha fatto riferimento alla convenienza strategica di espandere i mercati già aperti attraverso accordi commerciali, come quelli con Canada, Corea, Giappone e persino gli Emirati Arabi Uniti; e consolidarne altri, come quelli del Mercosur. Riguardo a quest’ultimo, ha insistito sul fatto che si tratta di un’ottima opportunità perché apre un mercato di 268 milioni di consumatori a condizioni vantaggiose. Rispondendo alle organizzazioni agricole, si è impegnato a fare maggiori sforzi per spiegare questo accordo, con assoluta trasparenza, perché “non c’è nulla da nascondere”.

Il ministro ha inoltre informato le organizzazioni agricole del viaggio che ha compiuto la scorsa settimana accompagnando il primo ministro Pedro Sánchez in Vietnam e Cina e dell’importanza dei memorandum e dei protocolli firmati con entrambi i paesi asiatici in termini di apertura di nuove opportunità di esportazione.

LA VISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULL’AGRICOLTURA E LA PAC

Il ministro, insieme alle organizzazioni professionali agricole, ha analizzato la Visione per l’agricoltura e l’alimentazione presentata dalla Commissione europea dell’Unione europea (UE), condividendo l’opinione che “si stia muovendo in una direzione positiva”. “Applaudiamo questa iniziativa, ma ora dobbiamo dare a questa bella musica un bel testo e, tra tutte le proposte, la più importante è la Politica agricola comune (PAC), che deve essere ben finanziata e avere una propria personalità istituzionale e giuridica.”

Finanziamenti adeguati, ma anche la progettazione delle misure della PAC post-2027, sono essenziali, ha spiegato il ministro, per affrontare le principali sfide future in termini di competitività, resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici, trasformazione digitale e innovazione, nonché ricambio generazionale. Una delle conclusioni adottate durante l’incontro è stata l’imminente invito alle organizzazioni agricole e alle comunità autonome a definire la posizione di base della Spagna sugli elementi che dovrebbero dare forma alla prossima PAC, come una maggiore semplificazione, la definizione di agricoltore attivo e l’orientamento degli aiuti, tra gli altri.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche delle proposte per il settore vitivinicolo recentemente presentate dalla Commissione, che dovranno ora essere negoziate e discusse con il Consiglio e il Parlamento. Il ministro si è inoltre impegnato a dialogare con le organizzazioni e le comunità autonome per definire una posizione comune spagnola che unisca le diverse situazioni e gli interessi delle diverse regioni produttrici.

Allo stesso modo, Planas ha annunciato una nuova Conferenza settoriale sul rinnovo generazionale, dopo quella tenutasi lo scorso luglio a Pamplona, ​​per valutare le misure adottate e definire nuovi programmi efficaci per affrontare una delle sfide più importanti del settore agricolo, con la partecipazione delle organizzazioni agricole.

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