SAN TERENZIANO DI GUALDO CATTANEO (PG) – Se la porchetta unisce la nazione, da Nord a Sud, è proprio in Umbria, cuore “rosa” d’Italia, che si prova a custodirla e a rilanciarla. Con passione, cura, e quella gioia di condividere che solo i grandi cibi sanno regalare. Tutto ormai è pronto per Porchettiamo 2025, il “Festival delle porchette d’Italia” arrivato quest’anno alla 15/a edizione e in programma dal 16 al 18 maggio a San Terenziano di Gualdo Cattaneo.
Ma è così tanta la voglia di porchetta che un “assaggio” dell’evento si è tenuto con una anteprima venerdì 9 maggio con la conferenza spettacolo “Sua maestà il maiale” di e con Guido Farinelli, storico dell’alimentazione, al Teatro Comunale di Gualdo Cattaneo. “Se dovessimo individuare l’animale simbolo della nostra civiltà, sarebbe senza dubbio il maiale” afferma Farinelli che aggiunge: “Sin dal medioevo il suino ha conquistato un ruolo assolutamente centrale nella società permeandone i differenti ambiti: quello giuridico, quello economico, quello religioso e naturalmente quello culturale. Nel mondo contadino la carne del maiale, lu porcu, ha da sempre rappresentato una risorsa fondamentale per la sopravvivenza e per il sostegno all’attività lavorativa. Va quindi riscoperta la straordinaria cultura del maiale che è elemento centrale della nostra cultura popolare”.
Porchettiamo è infatti nato per raccontare la porchetta in tutte le sue varianti, ma lo fa senza mai dimenticare l’anima: quella di un prodotto che affonda le radici nella civiltà contadina e si è trasformato in simbolo di festa, aggregazione, identità.
E lo fa ancora una volta nel modo più genuino: mettendo insieme mastri porchettai da tutta Italia, panini gourmet con chef da Sardegna a Umbria, sapori antichi e innovazioni sorprendenti, come la porchetta di cinghiale firmata EcoSelvoFiliera, un marchio di Cratia, azienda di Confagricoltura, che nasce come nuovo progetto di filiera corta in Umbria per la valorizzazione delle carni selvatiche, in particolare capriolo e cinghiale. Immancabili anche le versioni gluten free di porchetta umbra realizzate con l’Associazione Italiana Celiachia.
Le porchette da degustare saranno quelle umbre di: Antica Porchetteria Granieri dal 1916 di Casalalta, Porchetta di Grutti, Porchetta di Marcellano di Daniele Carletti, Porchetta di Bevagna di Cariani, Porchetta di Pantalla di Mastrini G. & C., Porchetta di Pantalla di Todi.
Spazio anche alla Porchetta calabrese di Natale Grandinetti di Falerna (Cz), alla Porchetta laziale Igp di Ariccia (Rm) di Azzocchi Roberto, Porchetta siciliana di Caronia (Me) di Giuseppe Oriti.
Oltre agli stand delle migliori porchette d’Italia, ci saranno anche quelli per i panini gourmet degli chef “In Punta di Porchetta”: chef dalla Sardegna con il maialino, ma anche chef umbri (Il Pastarolo con ravioli artigianali fritti ripieni di porchetta, Orto Sive Natura, progetto tra varietà antiche e sostenibilità delle pratiche agricole, Luce Ristorante, giovane e brillante realtà della ristorazione umbra) oltre all’accoppiata Cucina.Eat & Italo’s Burger Cagliari.
La “Piazza delle Porchette” sarà il cuore pulsante, ma tutto il borgo di San Terenziano diventerà un teatro del gusto e della socialità, tra food truck dalla Sicilia alla Toscana, birre artigianali, vini locali, cocktail rosa firmati Sarti e perfino voli in mongolfiera al tramonto.
Porchettiamo non è quindi solo un festival della porchetta, ma anche una celebrazione dello street food di qualità, con la presenza di food truck provenienti da tutta Italia che proporranno le loro specialità, in un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. L’appuntamento con “Porchettiamo&Friends” sarà ancora al Giardino del Castello, con il lampredotto toscano degli Eredi Nigro, il quinto quarto di terza generazione, la Sicilia con cannoli e arancini, l’Abruzzo con gli arrosticini, le Marche con le olive e l’Umbria con il fritto di lago.
In abbinamento alle porchette e alle altre eccellenze dello street food italiano ci saranno ancora le birre artigianali, nella “Birroteca artigianale”, e i vini del territorio. Niente è lasciato al caso ed anche i cocktail diventano rosa con la collaborazione del nuovo “Sarti Rosa”, un aperitivo rosa che nasce nella storica distilleria “Casa Sarti di Bologna”, un’azienda familiare fondata nel 1885 in Emilia-Romagna.
Porchettiamo è un evento pensato per coinvolgere tutti, con un’area dedicata ai bambini e numerose attività di intrattenimento. La musica sarà protagonista, con concerti e spettacoli che animeranno le serate del festival.
Così descrive l’evento l’ideatrice ed event manager di Porchettiamo Anna Setteposte: “Un evento inclusivo, trasversale, per grandi e piccoli, che ha saputo farsi amare e crescere anno dopo anno restando sempre fedele a sé stesso: mai modaiolo, sempre popolare, mai scontato, sempre autentico. Ecco perché Porchettiamo è diverso. Non è solo un festival sul prodotto, ma con il prodotto: con le sue storie, i suoi artigiani, il suo popolo. In un’epoca che tende a trasformare tutto in immagine, questo evento resiste. Anzi, rilancia: perché da qui passa una delle sfide più belle e concrete per l’agroalimentare umbro. Portare la porchetta umbra sul palcoscenico europeo con un marchio di qualità vuol dire proteggere tradizione, garantire tracciabilità e aprire nuove prospettive economiche e turistiche”.
Il borgo umbro sarà infatti ancora una volta il luogo in cui questo cibo popolare – umile, sontuoso, conviviale – chiede finalmente di essere riconosciuto per quello che è: patrimonio culturale e gastronomico da tutelare.
Porchettiamo non è quindi solo un evento, ma un manifesto. E quest’anno il festival arriva in un passaggio chiave: l’avvio del percorso verso il riconoscimento IGP per la porchetta umbra, concreto, e sostenuto da istituzioni e produttori. Dopo il successo del Cicotto di Grutti come Presidio Slow Food, anche questa presenza immancabile a Porchettiamo, ora l’Umbria punta dritto all’Europa per tutelare un prodotto che è tradizione, tecnica e territorio.
È a buon punto, infatti, il percorso per il riconoscimento del marchio di qualità IGP alla porchetta umbra avviato tramite il 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, società in house della Regione Umbria, soggetto accreditato per l’emissione della certificazione DOP e IGP, oltre che di altre tipologie di certificazione.
L’organizzazione dell’evento, in collaborazione con il Comune di Gualdo Cattaneo, è curata dall’agenzia Anna7Poste Eventi&Comunicazione (specializzata in eventi food&beverage), con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e della Regione Umbria.