Agrilevante a Dubai: un ponte tra Italia ed Emirati Arabi Uniti. Mercato raddoppiato in 4 anni: ora vale 234 milioni di euro

DUBAI – “L’Italia si conferma un partner preferenziale per accompagnare lo sviluppo agricolo degli Emirati Arabi Uniti” ha dichiarato Valerio Soldani, direttore dell’Ufficio ICE di Dubai, aprendo la conferenza stampa di presentazione di Agrilevante che si è tenuta questa mattina proprio a Dubai.

All’evento hanno preso parte il direttore Soldani, Fabio Ricci vice direttore di FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole) e Federica Tugnoli segretario del Comagarden (l’organismo che in seno alla Federazione rappresenta i costruttori di macchine e attrezzature per il giardinaggio). “In un’area come il Golfo, le condizioni ambientali impongono sfide rilevanti, e la strategia nazionale emiratina di investimenti massicci nello sviluppo agricolo, mirati alla capacity building ad alta innovazione, offre opportunità rilevanti per le tecnologie italiane, che sono in grado di distinguersi per capacità di innovazione, efficienza e sostenibilità. Agrilevante è una piattaforma ideale per rafforzare la collaborazione tra imprese italiane e operatori emiratini, valorizzando un rapporto commerciale già solido e ricco di traguardi”.

Del resto, il mercato delle macchine agricole sta vivendo negli Emirati Arabi Uniti una significativa e prolungata fase di crescita, che prosegue ininterrotta da ben quattro anni. “Nel periodo considerato le vendite di tecnologie per il settore primario hanno registrato incrementi percentuali a doppia cifra che nel 2024, secondo le rilevazioni della società di ricerche Exportplanning, hanno sfiorato il 35%. In soli quattro anni – ha spiegato Ricci – il valore degli acquisti di macchinari agricoli è più che raddoppiato, passando dai 108 milioni di euro del 2021 ai circa 234 del 2024”.

Le previsioni degli analisti indicano che il trend di crescita dovrebbe confermarsi anche nel breve e medio termine, sia pure con un ritmo più contenuto, ma comunque non inferiore al 5% medio annuo. “Attualmente, i costruttori italiani di macchine agricole risultano essere tra i principali fornitori del Paese che si affaccia sul Golfo Persico. Lo scorso anno – ha proseguito Ricci – il nostro export ha raggiunto i 16 milioni di euro, facendo salire la quota del made in Italy al 6,8%”. I sistemi per la lavorazione del latte, le soluzioni per la semina, il trapianto e la concimazione e le macchine per gli allevamenti sono secondo l’Istat le principali voci di esportazione delle aziende italiane negli Emirati.

Leader di mercato sono i costruttori cinesi (28%) che, tuttavia, offrono soluzioni convenienti nel prezzo ma poco innovative e, quindi, poco adatte a soddisfare le esigenze di sviluppo dell’agricoltura emiratina, condizionate da un contesto ambientale proibitivo. Carenza di terreni coltivabili, scarsità di risorse idriche e caratteristiche climatiche assai sfavorevoli sono le sfide principali che il settore primario è chiamato ad affrontare e vincere. “La risposta a queste sfide – ha sottolineato il vice direttore di FederUnacoma – non può che essere una riposta tecnologica, con macchinari e sistemi appositamente concepiti per contrastare le criticità ambientali che penalizzano il settore primario”.

In questa prospettiva, l’edizione 2025 di Agrilevante, la rassegna della meccanica agricola per il bacino mediterraneo che si tiene a Bari dal 9 al 12 ottobre prossimi, si propone come una grande piattaforma per la conoscenza della vasta gamma di soluzioni specifiche per ogni coltivazione degli Emirati Arabi Uniti e più in generale del bacino mediterraneo, come un luogo ideale per approfondire le esigenze e le priorità delle economie agricole del bacino anche in termini di formazione, come un “forum” di confronto sui temi di comune interesse e sulle opportunità di cooperazione. La manifestazione barese, che nel 2023 ha visto la partecipazione di 350 industrie espositrici da 20 Paesi e registrato la presenza di 95 mila visitatori (dei quali 4 mila esteri provenienti da 27 Paesi), si conferma dunque come evento di caratura internazionale. Oltre ai buyer, agli operatori e ai tecnici provenienti dall’area mediterranea, dalle regioni balcaniche e mediorientali, sono attesi a Bari ben 120 delegati esteri in rappresentanza di 38 Paesi, tra cui figurano anche gli Emirati Arabi Uniti. Nei quattro giorni della kermesse i delegati esteri, il cui incoming è realizzato dall’Agenzia ICE in collaborazione con FederUnacoma, saranno impegnati in incontri business to business con le industrie espositrici.

Diverse le novità previste dagli organizzatori per l’edizione 2025 di Agrilevante, a partire dallo spazio REAL, un’area appositamente dedicata alle tecnologie robotiche per il settore primario, e dal meeting del Club di Bologna, che per la prima volta si tiene a Bari. Nuova veste anche per il concorso novità tecniche, che si articola in due categorie: la prima riservata alle innovazioni inedite più significative per il settore agricolo, la seconda alle tecnologie per la manutenzione del verde. “Altra importante novità è quella relativa al comparto del gardening con il salone denominato Levante Green, dove vengono presentate le macchine e le attrezzature più avanzate per la cura di quegli spazi verdi, che costituiscono un elemento imprescindibile dei paesaggi urbani contemporanei e un fattore di benessere per la vita in città”, ha aggiunto Federica Tugnoli. “Sotto questo profilo il Salone Levante Green rappresenta un’area di sicuro interesse per gli operatori emiratini, stante la forte espansione che il gardening sta registrando nel Paese. Negli ultimi cinque anni – ha affermato Tugnoli – abbiamo infatti assistito a un’impennata della domanda di attrezzature per il giardinaggio di alta qualità, negli Emirati Arabi Uniti e in tutto il Golfo”. Parchi, resort di lusso, campi da golf e impianti sportivi si stanno espandendo rapidamente, stabilendo nuovi parametri di riferimento sia per la bellezza che per la sostenibilità. Questo crescente interesse è confermato dall’andamento delle vendite di tecnologie per il garden. Nel 2024, gli Emirati Arabi hanno importato tosaerba per un valore di 7 milioni di euro, con un incremento del 13% rispetto al 2023 e addirittura del 121% rispetto al 2021, quando le importazioni si attestavano a poco più di 3 milioni di euro. “L’Italia risulta essere oggi il terzo fornitore di macchine e applicazioni per il giardinaggio, ma – ha concluso Tugnoli – il mercato emiratino offre alle industrie italiane importanti opportunità di crescita, grazie a settori in forte espansione nel paese, quali ad esempio quello del verde turistico e dei campi sportivi.

 

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