BERGAMO – Si è tenuta il 10 maggio la 79ª Assemblea nazionale di CAI Agromec, un appuntamento centrale per il mondo dell’agromeccanica italiana.
L’evento ha visto la partecipazione di esponenti politici, sindacali e del comparto agricolo, con focus sul riconoscimento giuridico della figura dell’agromeccanico e sull’istituzione del futuro Albo nazionale.
Tra i principali interventi, quello dell’on. Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, che ha auspicato una rapida approvazione della proposta di legge sull’Albo, definendolo «un riconoscimento dovuto da tempo a una categoria strategica per il futuro dell’agricoltura italiana».
Al centro del dibattito anche una tavola rotonda con Gianluca Lelli, amministratore delegato di Consorzi Agrari d’Italia, che ha sottolineato come l’Albo rappresenti «uno strumento essenziale per la sicurezza e la crescita delle imprese agromeccaniche», aggiungendo la necessità di prevedere misure specifiche per l’edificabilità nelle aree rurali.
Ha preso poi la parola il deputato Davide Bergamini, primo firmatario della proposta di legge, che ha evidenziato l’urgenza di una normativa inclusiva, in grado di qualificare l’attività agromeccanica e favorire l’accesso a strumenti come bandi dedicati e investimenti in tecnologie innovative.
«L’agromeccanico deve essere l’anello di congiunzione tra agricoltura italiana e Unione europea», ha dichiarato Bergamini. «L’Albo è il primo passo per costruire una filiera più efficiente e moderna».
Durante l’assemblea è stato anche approfondito il tema della rappresentanza sindacale e della definizione giuridica del ruolo dell’agromeccanico, con l’obiettivo di valorizzare la professionalità, la trasparenza e la sicurezza nei rapporti con le istituzioni e con il settore primario.
A concludere i lavori, il presidente di CAI Agromec, Gianni Dalla Bernardina, ha sottolineato l’importanza strategica della categoria:
«L’agromeccanico non è più solo un prestatore d’opera, ma un partner dell’agricoltura moderna. Porta sul campo dati, tecnologia, efficienza e sostenibilità. Il nostro compito è definire in modo concreto e razionale il suo ruolo all’interno di una filiera in rapida trasformazione».