Eima: Droni agricoli sempre più utilizzati per lavorazioni e trattamenti fitosanitari

BOLOGNA – L’utilizzo dei droni in ambito agricolo è oggi una prassi consolidata.

Usati in prevalenza per la raccolta di quei dati che vengono poi elaborati, analizzati e combinati per realizzare lavorazioni tipiche dell’agricoltura di precisione, attualmente i droni aerei trovano un crescente campo di impiego anche nello svolgimento di alcune importanti operazioni colturali.

Fra queste, i trattamenti fitosanitari, la lotta biologica e integrata e gli interventi di impollinazione. Questo il tema dell’incontro dal titolo “Presente e futuro dei trattamenti in vigneto da drone aereo”, che si è svolto nella quarta giornata di EIMA International, nel quadro delle iniziative promosse da EIMA Campus. I droni aerei – è stato detto durante il seminario – possono essere impiegati sia su colture erbacee che su coltivazioni arboricole (i vigneti). In entrambi i casi il ricorso a questo particolare tipo di tecnologia presenta molti punti di forza, anche se bisogna tenere conto delle variabili relative all’orografia del territorio, alle perdite “off target” e alle possibili difficoltà nella pianificazione delle rotte di volo. Tuttavia, i droni offrono il grande vantaggio di eseguire trattamenti “spot”, vale a dire sulla singola pianta, e di lavorare con successo anche in contesti ambientali complessi (come terrazzamenti e forti pendenze) che rendono pressoché impossibile il ricorso a macchine tradizionali quali trattrici e sprayer.

Inoltre, l’utilizzo dei droni per le operazioni fitosanitarie ha importanti ricadute sotto il profilo della sicurezza, poiché evita che l’operatore si trovi vicino alle sostanze chimiche contenute negli agrofarmaci. Sempre nella giornata di oggi, si è parlato di droni agricoli anche in occasione del convegno intitolato “L’evoluzione dell’uso dei droni in agricoltura per l’irrorazione aerea: il progetto marchigiano”.

Nel corso di questo incontro i relatori, oltre a presentare la specifica esperienza maturata nelle Marche, hanno sottolineato l’esigenza di interventi normativi che disciplinino in modo chiaro e preciso quello che è a tutti gli effetti un campo di attività emergente.

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