LECCE – Si è svolta con grande successo, nella splendida cornice di Castello Monaci a Salice Salentino, la tappa pugliese di Taste the Difference, l’evento promosso da Vinventions e interamente dedicato alla gestione dell’ossigeno e alla sostenibilità nella filiera del vino.
Durante l’incontro del 14 maggio, produttori, enologi ed esperti si sono confrontati su soluzioni innovative per il controllo dell’ossigeno in bottiglia, fondamentali per garantire qualità, stabilità e longevità del vino, e sull’adozione di materiali e processi a basso impatto ambientale.
Un momento particolarmente apprezzato dai partecipanti è stato l’approfondimento tecnico sulla differenza tra Carbon Footprint (l’impronta di carbonio generata da un prodotto o processo) e Carbon Balance (l’equilibrio tra emissioni e assorbimenti), con focus su come misurare e comunicare in modo trasparente l’effettivo contributo ambientale delle scelte aziendali. Un concetto chiave che ha stimolato riflessioni concrete tra i produttori presenti.
Altro punto centrale dell’evento è stata la degustazione tecnica comparativa guidata da Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano e Brand Ambassador della Vinventions, che ha permesso di valutare l’influenza delle diverse chiusure sul profilo sensoriale dei vini. La selezione comprendeva sei referenze: 2 spumanti metodo Charmat, 2 vini bianchi, 1 rosato e 1 rosso.
In occasione della degustazione degli spumanti è stato anche presentato POPS, il nuovo tappo Vinventions per il metodo Charmat: 100% riciclabile, sostenibile e progettato per garantire massima tenuta, facilità d’uso e coerenza sensoriale.
Non è mancato il momento di riconoscimento per le aziende più virtuose: la premiazione dei produttori che nel 2024 si sono distinti per il loro impegno concreto nella riduzione della CO₂ sequestrata grazie alle chiusure Nomacorc Green Line: Ca’ dei Frati – 6.254 kg di CO₂ sequestrata; Gruppo Italiano Vini – 2.348 kg di CO₂ sequestrata; Castello Monaci – 1.100 kg di CO₂ sequestrata; La Scacchiera – 6,3 kg di CO₂ sequestrata.
Igino Dal Cero e Maria Chiara Dal Cero, della cantina Ca’ dei Frati, hanno condiviso la loro esperienza raccontando l’evoluzione di un vino di grande struttura e longevità come l’Amarone della Valpolicella DOCG “Piero Dal Cero” 2018, imbottigliato con Nomacorc Reserva, sottolineando l’importanza della stabilità ossidativa per garantire l’identità del vino anche nel lungo periodo.
Per un vino come il nostro Amarone, la chiusura gioca un ruolo fondamentale. Abbiamo scelto Nomacorc Reserva per garantire un’evoluzione lenta, costante e controllata, mantenendo integra la nostra visione stilistica anche dopo anni di affinamento, hanno dichiarato.
Antonino La Placa, Direttore Commerciale Sud Est Europa di Vinventions, ha espresso la propria soddisfazione: Siamo davvero entusiasti della risposta ricevuta: la partecipazione attenta e concreta delle cantine dimostra che il nostro approccio, fatto di innovazione tecnica e sostenibilità misurabile, è in linea con le esigenze reali del mercato.
A conferma dell’interesse generato, molte cantine non ancora clienti hanno richiesto un audit tecnico in cantina per la misurazione dell’ossigeno, segno di una crescente consapevolezza e volontà di controllo su parametri chiave della qualità enologica.