L’Arancia Rossa di Sicilia Igp, un motore economico del territorio

CATANIA – Migliaia di posti di lavoro nelle oltre 500 aziende agricole, 7300 ettari di terreno tutelato dalla mano degli agrumicoltori e 30 milioni di Kg di prodotto di media all’anno per un fatturato che supera i 40 milioni di euro, senza contare l’indotto, impegnando la forza lavoro per l’equivalente di oltre 50 mila giornate lavorative. L’Arancia Rossa di Sicilia IGP non è solo uno degli agrumi più apprezzati a livello nazionale e internazionale, ma un vero e proprio player di sviluppo del suo territorio d’origine.

L’Assemblea dei Soci del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, riunita in seconda convocazione, ha approvato all’unanimità Il bilancio di esercizio 01/11/2023 – 31/10/2024. La relazione al Bilancio, svolta dal consigliere Dott. Riccardo Di Stefano, ha attestato che il bilancio si è chiuso positivamente ed è stato caratterizzato da un forte aumento delle attività progettuali, dei ricavi derivanti dalle attività varie, comprese l’attività di vigilanza che il consorzio svolge in convenzione con diversi altri consorzi di tutela, da una forte attività di promozione con gli più svariati canali d’informazione, partecipazione a fiere, conferma del tram a Milano e altre numerose attività. L’utile d’esercizio verrà destinato a copertura di eventuali debiti futuri.

Tutti gli indici di bilancio, attivo circolante e altro, ha aggiunto il Dott. Francesco Scuderi, Revisore Unico del Consorzio, presente ai lavori dell’assemblea, sono assolutamente positivi e indici di buona salute dei conti del Consorzio. “L’Arancia Rossa di Sicilia IGP dà lavoro a migliaia di persone in tutto in tutto il territorio, senza contare l’indotto che genera l’IGP – ha affermato Gerardo Diana, Presidente Consorzio, nel corso dell’Assemblea – un prodotto che crea posti di lavoro, mantiene vive insieme alle grosse aziende anche piccole realtà economiche del territorio, attira giovani generando redditività e indotto economico”.

“In questo importante momento di confronto abbiamo voluto non solo dare conto dell’operato del nostro Consorzio, ma sottolineare l’importanza economica, sociale, ambientale che sta dietro a questo agrume famoso in tutto il mondo – ha aggiunto Diana – la forza di questo è data da tutti i soci che utilizzano il nostro marchio e dalla squadra del CdA del Consorzio che voglio ringraziare per il grande impegno e oggi più che mai, con la Riforma europea delle IG, il Consorzio assume un ruolo fondamentale anche sulla tutela e la promozione del “Made in Sicily” rappresentando lo strumento fondamentale per l’attuazione dei controlli al prodotto IG”.

La tutela tra i principali compiti del Consorzio: nel 2024 sono stati effettuati circa 200 controlli in tutta Italia e non solo, attività che hanno portato alla scoperta e alla segnalazione di prodotti non conformi al marchio, sia nel fresco che nel trasformato, a tutela del consumatore finale. Nel bilancio del Consorzio anche le tante attività di promozione con le partecipazioni a eventi nazionali e internazionali, a partire dalle campagne promozionali sui principali media italiani (radio, tv e carta stampata) passando per i tram di Milano vestiti coi colori dell’IGP e con la foto dell’Etna, simbolo dell’agrume siciliano. Poi ancora la partecipazione alle principali fiere internazionali di settore, ma anche a eventi sportivi, legati al vino e non solo, tra tutti il G7 che si è svolto a Ortigia. “Vogliamo che l’Arancia Rossa di Sicilia IGP non solo rappresenti la nostra terra all’estero, ma possa essere una vera e propria attrazione anche localmente, dal momento che è uno dei prodotti più rappresentativi e iconici del territorio siciliano, per questo stiamo programmando attività finalizzate al turismo, il cosiddetto Turismo DOP, che siano in grado di legare il viaggio nel territorio dell’arancia rossa di Sicilia IGP”, ha aggiunto la Vicepresidente del Consorzio, Elena Albertini.

Nel 2024 l’Arancia Rossa di Sicilia IGP è al terzo posto per valore e produzione tra i prodotti ortofrutticoli italiani a marchio IG secondo i dati dell’ultimo rapporto Ismea-Qualivita (nel 2023 era al quinto). Il Consorzio, che ha chiuso l’esercizio 2024 positivamente, rappresenta più di 500 aziende agricole, oltre cento altre aziende autorizzate all’utilizzo del marchio d’origine. Ottanta i centri di confezionamento dislocati nel territorio della Indicazione Geografica e oltre 300 le etichette autorizzate. Un territorio che comprende 32 comuni dislocati nella provincia di Catania, Siracusa e Enna, “Senza contare l’indotto che nel territorio questo prodotto genera, a partire dall’edilizia, i servizi all’agricoltura, il packaging fino ad arrivare al marketing – ha ribadito il Vicepresidente del Consorzio, Salvatore Scrofani – per questo riteniamo che l’Arancia Rossa di Sicilia IGP non sia un solo valore aggiunto per i produttori, grazie anche a una più ampia redditività, ma una vera e propria ambasciatrice della Sicilia nel mondo visto che viene commercializzata in tre Continenti”.

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