ROMA – Con una superficie coltivata di 5,4 milioni di ettari in Spagna, la previsione di raccolto è superiore del 15% rispetto alla stagione precedente.
Le abbondanti piogge e le temperature miti della primavera hanno favorito lo sviluppo delle colture erbacee.
Il Ministero dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione spagnolo stima che il nuovo raccolto per la campagna di commercializzazione dei cereali 2025/2026 sarà di circa 23,3 milioni di tonnellate, il che rappresenterebbe un aumento del 15% rispetto ai 20 milioni di tonnellate prodotte nell’anno precedente.
La direttrice generale della produzione e dei mercati agricoli, Elena Busutil, ha incontrato oggi le organizzazioni e gli enti che rappresentano il settore dei cereali, dei semi oleosi e delle leguminose per esaminare la chiusura della campagna di commercializzazione 2024/25 e analizzare le stime per la campagna di commercializzazione 2025/26, iniziata il 1° luglio.
Per questa nuova campagna, la superficie coltivata è stimata in 5,4 milioni di ettari, leggermente superiore rispetto all’anno precedente. Le abbondanti precipitazioni e le miti temperature primaverili hanno favorito lo sviluppo delle colture cerealicole invernali, nonché un aumento della superficie coltivata a colture primaverili, colza e leguminose da granella.
In queste condizioni, le stime indicano ulteriori incrementi di resa, con una produzione ben al di sopra della media. Si prevede che queste rese elevate forniranno un reddito adeguato ai produttori, in un contesto di prezzi globali contenuti.
L’incontro ha esaminato l’annata agricola 2024/25, caratterizzata da un significativo aumento della produzione, in media dell’80% rispetto all’annata precedente, gravemente colpita dalla siccità. La produzione totale ha raggiunto i 20 milioni di tonnellate. Questo significativo aumento della produzione è dovuto alle condizioni meteorologiche favorevoli durante lo sviluppo delle colture. La superficie coltivata nell’ultima annata agricola è stata di 5,3 milioni di ettari, il 10% in più rispetto all’anno precedente.
La produzione di semi oleosi ha superato il milione di tonnellate, con un aumento dell’8% rispetto alla stagione precedente, su una superficie coltivata analoga di oltre 867.000 ettari. Per quanto riguarda i legumi da granella, la produzione è aumentata del 72%, raggiungendo un volume totale di 0,6 milioni di tonnellate, coltivati su una superficie di 0,5 milioni di ettari, in linea con l’anno precedente.
La bilancia commerciale spagnola per cereali, semi oleosi e legumi presenta un significativo deficit, con una dipendenza dalle importazioni di cereali per alimentare l’ingente patrimonio zootecnico del Paese e garantire l’approvvigionamento dei mangimifici, di cui il Paese è il principale produttore nell’Unione Europea.
Il consumo medio di cereali si aggira intorno ai 37 milioni di tonnellate, di cui quasi tre quarti destinati all’alimentazione animale, mentre la produzione nazionale media si aggira intorno ai 23 milioni di tonnellate. Questo divario si accentua negli anni di siccità, come avvenuto nella stagione 2023/24.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati anche i dati relativi all’attuazione dei pagamenti diretti per i terreni agricoli (eco-regimi e aiuti associati) nel 2024, nonché le novità del Piano strategico della Politica agricola comune (PAC) approvato per il 2026 che interessano il settore dei seminativi.
La Sottodirezione generale per l’analisi, il coordinamento e la statistica ha presentato le sue nuove operazioni statistiche, che consentono di migliorare il monitoraggio e la comprensione dei mercati agricoli.