CATANIA – Una convenzione tra il Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP e l’Università di Catania, in particolare con il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, con la finalità di migliorare la produzione delle arance rosse IGP prodotte nel territorio della Indicazione Geografica.
Il documento è stato presentato questa mattina, nella sede della Regione Siciliana di Catania, alla presenza delle parti in causa e dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo. “La ricerca è ancora più fondamentale in un momento come questo, tra cambiamenti climatici sempre più impattanti nelle nostre produzioni e una siccità che non può essere attenuata solo con interventi strutturali – ha spiegato il Presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana – in questa direzione il Consorzio ha voluto sostenere questa iniziativa per mantenere un dialogo con la scienza che ora più che mai rappresenta un importante supporto al mondo produttivo e anche al mercato stesso”.
“Sarà l’occasione per trasferire al mondo produttivo i risultati di ricerche svolte negli ultimi anni dal gruppo degli arboricoltori dell’Università di Catania con riferimento alla valutazione di nuovi cloni e portinnesti, di strumenti innovativi di tutela della produzione di Arancia Rossa di Sicilia IGP, nonché per la collaborazione con il Consorzio per l’individuazione di Innovazioni utili per il comparto”, ha sottolineato la Prof.ssa Alessandra Gentile.
Alla presentazione della Convenzione ha preso parte anche l’assessore all’agricoltura della Regione Siciliana, Salvatore Barbagallo. “La collaborazione scientifica tra il consorzio arancia rossa e l’università di Catania risulta di fondamentale importanza anche per il trasferimento di innovazioni tecniche e nuovi risultati della ricerca scientifica. L’assessorato agricoltura è a fianco delle aziende e degli imprenditori per sostenere il comparto e in particolare migliorare la situazione dell’approvvigionamento idrico per l’agricoltura siciliana”, ha ribadito l’assessore.
La convenzione ha diverse applicazioni, tutte rivolte al miglioramento delle produzioni agrumicole legate all’IGP. In particolare, tale miglioramento delle produzioni verrà sviluppato attraverso l’individuazione dei portinnesti e dei cloni di Tarocco più idonei al raggiungimento degli obiettivi del Consorzio di tutela, con particolare riferimento alle variazioni climatiche e al ciclo di siccità che sta interessando la Sicilia. Sarà compito dell’Università di Catania quello di valutare i materiali genetici già presenti presso le aziende degli associati al Consorzio, anche attraverso la analisi dei diversi portinnesti impiegati, con particolare riferimento alle variazioni climatiche in corso e al ciclo siccitoso che sta interessando la Sicilia. Il Dipartimento coinvolto inoltre avrà l’incarico di sovrintendere alla realizzazione di specifiche prove sperimentali presso le aziende del consorzio e alla valutazione e interpretazione dei risultati produttivi oltre che partecipare ai lavori di un tavolo permanente di confronto tra operatori e ricercatori al fine di raccogliere eventuali criticità del settore e di mettere a disposizione le innovazioni disponibili. La durata del progetto sarà di 12 mesi al termine dei quali sarà presentato un primo report.