Cocomero a buccia nera Dolce Passione, campagna produttiva e commerciale con i migliori auspici

LIDO DI SPINA – È iniziata sotto i migliori auspici la campagna produttiva e commerciale 2025 del Cocomero Dolce Passione, ideato e proposto dal Consorzio che associa quattro importanti aziende lungo lo stivale: Alma Seges (Eboli, Salerno), Cico Mazzoni (Tresignana, Ferrara), Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova), e Lorenzini Naturamica (Sermide, Mantova).

Il progetto è partito quattro anni fa trovando un ottimo riscontro sul mercato, tanto da passare da una superficie iniziale di 60 ettari ai 400 di questa campagna secondo le previsioni annunciate. Tutto questo per una produzione che abbraccia una decina di Regioni italiane, dalla Sicilia fino alla Lombardia, per una messa in commercio di circa 20-22.000 tonnellate di frutti.

Il punto sulla situazione commerciale e le novità in cantiere del Consorzio è stato fatto a Lido di Spina presso l’azienda agricola Bologna Miriam. Sono intervenuti il direttore del Consorzio Luciano Trentini, insieme ai soci: Luigi Castello (Ortofrutta Castello), Sandro Colombi (Known-you seed), Carmine Alfano (Alma Seges), Matteo Mazzoni e Ferruccio Petrarchini (Gruppo Cico-Mazzoni), Nicoletta Magnoni e Pietro Viviani (Lorenzini Naturamica), Daniele Martinelli (Raviplast). L’evento è terminato con un pranzo agreste tutto a base di cocomero a cura dello chef Mauro Spadoni.

Andamento mercato 2025

Riguardo la campagna produttiva del Cocomero Dolce Passione, è iniziata dalle angurie precoci nel mese di maggio, ed è stata caratterizzata da una produzione medio/bassa che ha creato una domanda importante. Nel mese di giugno le temperature sono state molto elevate e le richieste dei consumatori sono ulteriormente aumentate tanto da garantire prezzi di mercato elevati. L’andamento commerciale, fino ad oggi deve essere considerato da “buono a molto buono” mantenuto in equilibrio da una produzione non eccessiva.

Nell’ultimo periodo hanno preso avvio anche le produzioni nell’area del Nord Italia. L’andamento climatico nelle ultime due settimane ha condizionato il mercato sotto il punto di vista produttivo e commerciale. L’abbassamento termico e le piogge hanno leggermente ridotto i consumi di cocomero, anche se questo non ha coinvolto le produzioni di qualità come nel caso di Dolce Passione, che fino ad oggi ha registrato ottimi riscontri sia sul mercato interno che estero.

Questo grazie alla forza del prodotto che risponde a una domanda rivolta al cocomero a buccia nera, di calibro medio 4-6 kg, con un elevato grado zuccherino, senza semi. La fase di alta pressione che coinvolgerà oltre che l’Italia anche l’Europa per le prossime settimane sono di buon auspicio.

Le novità

Sono tante le novità nel 2025 del Consorzio. A partire dall’introduzione per tutti i soci di un nuovo Disciplinare agronomico di produzione che prevede tecniche in grado di ridurre gli input chimici e offrire frutti più “amici dell’ambiente e della salute dei consumatori”. Nel contempo è stato definito un Protocollo tecnico con Gruppo Novamont per implementare fra i propri soci l’uso di bioplastiche biodegradabili in suolo.

Altre novità riguardano l’avvio di specifiche ricerche su nuove tipologie di frutti, così come l’offerta di servizio al consumatore con un prodotto tracciato, già tagliato in porzioni, presente in alcune catene della Gdo in contenitori refrigerati a marchio Dolce Passione.

Il mercato del cocomero

Protagonista di tutto questo è il cocomero, il prodotto per eccellenza dell’estate. Appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee ed è il frutto tra i più coltivati al mondo. In ambito mondiale i terreni destinati a questa specie occupano una superficie superiore ai 3 milioni di ettari per una quantità raccolta di oltre 105 milioni di tonnellate. Il principale produttore è la Cina, seguita a distanza dalla Turchia e dall’India. L’Italia si colloca interno al 20esimo posto nel mondo con una superficie investita di circa 14.000 ettari in grado di fornire circa 630.000 tonnellate di cocomeri di forme e dimensioni diverse.

La scienza lo considera un alimento rinfrescante ed idratante, visto che ha oltre il 92% di acqua, è dotato di elevate caratteristiche nutritive e ricco di nutrienti essenziali fra i quali il potassio elemento regolatore della pressione sanguigna. Ha poche calorie, è ricco di antiossidanti come Licopene e Vitamina A e C. Sicuramente è un frutto da includere nella dieta estiva dei consumatori, meglio se dietro consiglio del medico.

Il mese di giugno di quest’anno è stato caratterizzato da un caldo persistente dopo un maggio piuttosto piovoso. In tutta Europa invece carenze idriche ed elevate temperature amplificano il riscaldamento globale che modificano il comportamento dei consumatori che ricercano prodotti in grado garantire sollievo e benefici. E proprio l’anguria o cocomero, che come abbiamo detto è considerato il “frutto dell’estate” che per il terzo anno consecutivo è in grado di  garantire produzioni, buoni redditi per i coltivatori e soddisfazioni per il consumatore.

Prodotto a tutto pasto

A differenza di quanto possa sembrare, il cocomero è un prodotto a tutto pasto, come conferma lo chef Mauro Spadoni, capace di ideare un menù tutto a base di cocomero, dall’antipasto al dolce. Questa la sua proposta nell’evento a Lido di Spina: Antipasto con Carpaccio di cotechino con mostarda Dolce Passione; Risotto con “Dolce Passione” al vino rosso; Costine cotte a bassa temperatura in salsa “dolce passione” ai peperoni; Ciambella con canditi “dolce passione”.

www.consorziodolcepassione.com

 

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