Grano duro: importazioni in aumento in Italia nei primi 5 mesi del 2025. Arrivato oltre 1,3 milioni di tonnellate (+16,7%) per 423 milioni di euro

ROMA – Le importazioni di grano duro in Italia continuano ad aumentare, nei primi cinque mesi del 2025 (gennaio-maggio).

Dall’estero sono arrivate 1.308.948 tonnellate di grano duro, +16,7% rispetto al periodo gennaio-maggio 2025 (1.121.506); per un valore di 423,1 milioni di euro, +3,25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (409,8 milioni di euro).

In totale, considerando tutti i cereali, le importazioni del 2025 sono in linea con quelle dello scorso anno.

E’ quanto emerge dal report mensile di Anacer, Associazione Nazionale Cerealisti, relativo a gennaio-maggio 2025 (del 13 agosto). 


Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi cinque mesi del 2025 risultano allo stesso livello dell’anno precedente nelle quantità, mentre aumentano di 20,8 milioni di euro nei valori (+0,6%).

Nel periodo in esame sono aumentate le importazioni complessive dei cereali in granella
(+123.100 t) dovute soprattutto agli arrivi di grano duro (+187.000 t, pari a +13,3 milioni di euro) e di orzo (+20.000 t, pari a +15,5 milioni di euro); in flessione le quantità importate di grano tenero (-59.000 t) e di mais (-19.700 t), nonostante il corrispondente incremento dei valori del 2,2% e del 12,4%. Le importazioni di riso, considerato nel complesso aumentano di 24.000 tonnellate (+20%).

L’incremento dell’import di farine proteiche e vegetali (+60.000 t, corrispondenti a -29,2
milioni di euro) è dato dall’aumento della farina di soia (+173.000 t), e dalla riduzione della
farina di girasole (-91.000 t) e della farina di colza (-21.300 t). La riduzione complessiva
dell’import di semi e frutti oleosi (-157.000 t, pari a -109,5 milioni di euro) si deve ai minori arrivi di semi di soia (-104.000 t) e di semi di girasole (-34.000 t).

Le esportazioni dall’Italia nei primi cinque mesi del 2025 aumentano nelle quantità di 21.000 tonnellate (+1%) e diminuiscono nei valori di 47,6 milioni di euro (-1,9%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Si registra un incremento delle vendite all’estero di farina di grano tenero (+10,8% nelle
quantità e +9,3% nei valori) e di semola di grano duro (+11,6% nelle quantità e +6% nei
valori). Le esportazioni di paste alimentari risultano in aumento nelle quantità (+20.600 t di
cui +17.100 t destinata ai Paesi comunitari) ed in diminuzione nei valori (-11,3 milioni d euro), così anche l’export dei prodotti trasformati (+13.000 t nelle quantità e -5,2 milioni di euro nei valori). Le vendite all’estero di riso (considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato) si riducono di 29.300 t, pari a -8,6%.

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei
primi cinque mesi del 2025 un esborso di valuta pari a 3.813,3 milioni di Euro (3.792,5 nel
2024) ed introiti per 2.493,4 milioni di Euro (2.541,0 nel 2024).

Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.319,9 milioni di Euro, contro -1.251,5 milioni di
Euro nel 2024.

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