UE-Mercosur, Copagri: accordo in chiaroscuro; attenzione a reciprocità e sostenibilità

ROMA – “Quello tra l’Unione Europea e il Mercosur è un accordo in chiaroscuro che, pur presentando diversi elementi di positività, rischia di ingenerare più di qualche criticità, in particolare nel comparto agroalimentare, motivo per il quale è fondamentale valutare attentamente l’attuazione delle clausole di salvaguardia e garantire il pieno rispetto del principio di reciprocità e della sostenibilità delle produzioni, con monitoraggi ben più stringenti e cadenzati di quelli a periodicità semestrale annunciati dall’Esecutivo comunitario”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista in seguito all’adozione da parte del Collegio dei commissari dell’UE dell’accordo di partenariato con il Mercosur.

“Tra i settori maggiormente a rischio di concorrenza sleale, nonostante le rassicurazioni di Bruxelles sui meccanismi di monitoraggio e di intervento rapido in caso di perturbazioni nei prezzi, figurano numerose produzioni di punta del Paese, quali le carni, il riso, il mais, lo zucchero e il miele”, prosegue il presidente, ad avviso del quale “allo stesso tempo, non si possono sottacere le ripercussioni favorevoli di un’intesa con la quale si va a raggiungere un bacino di oltre 270 milioni di possibili consumatori, andando verso una progressiva rimozione o riduzione dei dazi su prodotti quali il vino e i lattiero-caseari”.

“Oltre a garantire la diversificazione dei mercati, particolarmente attesa in seguito ai dazi recentemente imposti dall’amministrazione USA, l’accordo porta in dote il riconoscimento di quasi sessanta indicazioni geografiche italiane, che si traduce in una maggiore e più efficace tutela dal rischio di contraffazione”, aggiunge Battista, ricordando che il Mercosur è il settimo maggior partener commerciale dell’Italia fuori dall’UE, con esportazioni che sfiorano gli 8 miliardi di euro in valore e che ammontano a circa 3,3 miliardi per quanto riguarda l’export agroalimentare dell’intera Unione Europea.

“In attesa del prosieguo dell’iter comunitario, l’Italia sarà ora chiamata a valutare concretamente la possibilità di ratificare tale accordo”, osserva il presidente, secondo cui “fanno ben sperare le caute dichiarazioni del governo in merito alla volontà di valutare, in accordo con le parti sociali, l’efficacia delle garanzie aggiuntive previste e la conseguente possibilità di sostenere o meno l’approvazione finale”.

Informazione pubblicitaria