ROMA “Il recente studio conferma che il verde urbano è uno degli strumenti più efficaci per ridurre l’impatto ambientale delle città.
Gli alberi contribuiscono alla qualità dell’aria, abbassano le temperature, aumentano la biodiversità e migliorano la capacità dei sistemi urbani di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico”.
A sottolinearlo è Monica Cairoli del Dipartimento Clima e Ambiente Conaf (Consiglio dell’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali) commentando lo studio internazionale al quale ha partecipato ENEA (Leggi: Alberi in città, Enea: 5% in più possono prevenire 5mila morti premature all’anno)
“Come Dipartimento Clima e Ambiente sottolineiamo la necessità di considerare gli alberi e il verde urbano come alleati strategici per la transizione ecologica – aggiunge Cairoli -: non solo elementi estetici, ma veri regolatori naturali in grado di ridurre emissioni, polveri sottili e consumi energetici. È urgente che questi benefici diventino parte integrante delle politiche pubbliche e delle strategie locali di adattamento climatico. La prevenzione sanitaria inizia dall’ambiente in cui viviamo: più alberi in città significano meno inquinamento, meno malattie e comunità più sane” conclude Cairoli.
Per Barbara Negroni, Responsabile Dipartimento Infrastrutture Verdi del Conaf: “I dati confermano quello che come tecnici constatiamo quotidianamente: il verde è una vera e propria infrastruttura, che deve essere progettata, finanziata e gestita con la stessa attenzione che dedichiamo alle infrastrutture grigie.
Non bastano azioni simboliche, serve una visione di sistema che porti più alberi nei quartieri, ma anche corridoi verdi, parchi accessibili e connessioni ecologiche. È un investimento che restituisce salute, qualità ambientale e attrattività urbana” conclude la consigliera Conaf.