Il mais è una delle colture più coltivate al mondo. La sua coltivazione è esposta a diversi fattori di rischio, come la presenza di parassiti in campo e condizioni climatiche avverse.
L’incremento demografico e la necessità di tutelare le risorse del Pianeta portano con sé maggiori richieste di cibo ed energia, che devono essere prodotti in modo sostenibile.
Per rispondere a tali esigenze, i maiscoltori si trovano oggi di fronte alla necessità di ottimizzare le risorse mantenendo un elevato livello di resa e di redditività. Uno scenario sfidante al quale Bayer, dopo numerosi anni di Ricerca e Sviluppo, anche presso il Centro di Ricerche di Olmeneta (CR), ha risposto presentando un nuovo approccio alla coltura del mais, denominato Preceon – Smart Corn System, un sistema integrato che coniuga gli ibridi “SMART” con pratiche di gestione, protezione delle colture, soluzioni digitali e consulenze agronomiche. Un innovativo sistema che promette di portare una rivoluzione nei campi e nelle stalle.
L’Italia è stata scelta, a livello globale, per testare le performance come trinciato di questa genetica innovativa per il mais ed è uno dei primi Paesi a livello globale nello sviluppo e nella commercializzazione di questa nuova tecnologia. Abbiamo raggiunto degli ottimi risultati con un grande interesse da parte del mercato italiano, in particolare quello del trinciato.
Con lo Smart Corn, Bayer è riuscita nell’intento di produrre di più per superficie di suolo. La genetica innovativa di Smart Corn ne abbassa il baricentro, riducendo la taglia di un 30% rispetto agli ibridi convenzionali. Si tratta di una caratteristica che ha ripercussioni positive sulla stabilità della pianta, che anche in caso di vento forte, non alletta. Oltre a ciò, utilizzando lo Smart Corn, la percentuale di amido nel trinciato è maggiore, come anche quella di fibra altamente digeribile con un aumento nella produttività di latte. Le prove sperimentali sono state condotte anche nel centro di ricerche Cerzoo s.r.l. dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e presso l’Università degli Studi di Torino.
Nel 2024 Bayer ha avviato collaborazioni con un centinaio di allevatori della Pianura Padana che hanno testato lo Smart Corn e i risultati hanno confermato in campo quanto emerso dalle prove dell’Università. Nel 2025 più di 350 agricoltori hanno deciso di utilizzare Preceon – Smart Corn System nei loro campi per continuare l’esperienza; le raccolte del mais, fino a questo momento della stagione, stanno confermando quanto visto negli anni precedenti.
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