Sistema nazionale classificazioni sismiche, Cairoli (Conaf): 20mila agronomi e forestali in tutta Italia per pianificazione e gestione rischio

FERRARA – Dopo l’accordo fra Conaf e Dipartimento Casa Italia, che ha permesso l’abilitazione dei dottori agronomi e dottori forestali ad accedere al “Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche” (PNCS) – LEGGI –  all’interno di RemTech in corso a Ferrara, si è parlato proprio di PNCS e nuovi strumenti di prevenzione e monitoraggio, evento a cura del Dipartimento Casa Italia, che ha visto l’intervento di Monica Cairoli, consigliera nazionale Conaf.

“Per noi agronomi e forestali è un passaggio fondamentale: non un atto simbolico, ma il riconoscimento concreto del nostro ruolo dentro il sistema nazionale di prevenzione e ricostruzione – ha detto la Cairoli.

Casa Italia è la cabina di regia del Governo per il territorio. Non si occupa soltanto di ricostruzione dopo le emergenze, ma di prevenzione del rischio sismico, di contrasto al dissesto idrogeologico, di valorizzazione del patrimonio edilizio e delle aree urbane.
Già nel 2020 Fabrizio Curcio ricordava che Casa Italia è il punto di riferimento per la ricostruzione e la rinascita dei territori colpiti da calamità: un luogo dove si coordinano istituzioni, competenze e risorse, per dare risposte rapide e coerenti ai cittadini.

Dentro questa cornice oggi si inserisce la nostra presenza. Grazie all’accordo sottoscritto, gli agronomi e forestali ottengono l’accesso al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS).

È un accordo che dura tre anni, non comporta oneri aggiuntivi per lo Stato, e prevede:- l’interscambio dei dati degli iscritti agli albi,- la possibilità di rilasciare asseverazioni nei limiti delle nostre competenze professionali,- la partecipazione alla sperimentazione e al miglioramento del portale,- attività di informazione e sensibilizzazione rivolte ai nostri colleghi.

Non è solo un riconoscimento formale: significa essere parte della catena della sicurezza, con un ruolo chiaro e responsabilità precise.

Siamo professionisti del territorio. Non guardiamo solo alle strutture, ma all’intero contesto: i suoli, i versanti, i boschi, le acque, le comunità. Questo ci rende figure indispensabili in tre dimensioni. Capillarità: siamo oltre 20mila in Italia, presenti in ogni Comune, un presidio tecnico diffuso che porta la cultura della prevenzione anche nelle realtà più periferiche. Multidisciplinarietà: lavoriamo da sempre accanto a ingegneri, architetti, geologi, ma con competenze complementari. La nostra forza è saper integrare il costruito con l’ambiente, le opere con il paesaggio, la sicurezza con la qualità della vita. Visione sistemica: vediamo la connessione tra edifici, suolo, foreste, paesaggio e comunità. Nell’ambito degli edifici, non basta che siano staticamente solidi. Una stalla, una scuola, un centro comunitario devono anche poter garantire la loro funzione.

È questo sguardo alla funzionalità d’uso, oltre che alla stabilità, che la nostra professione porta dentro Casa Italia. Questo accordo non è un punto di partenza, ma si innesta su una rete già avviata.

Siamo parte della Struttura Tecnica Nazionale della Protezione Civile, portiamo il nostro contributo ai tavoli tecnici, e abbiamo un protocollo con il Dipartimento della Protezione Civile che ci vede impegnati nella pianificazione e nella gestione del rischio.

Casa Italia completa questo quadro, rafforzando la presenza degli agronomi e forestali nella governance nazionale della prevenzione.

Grazie all’accordo, partecipiamo alla sperimentazione del PNCS e alla formazione dei colleghi. Non solo alimenteremo il portale con dati e casi reali da tutto il Paese, ma
in accordo con il Dipartimento Casa Italia organizzeremo attività di formazione per gli iscritti, webinar, seminari, materiali divulgativi, così da garantire che ogni professionista sia aggiornato e pienamente in grado di usare questi strumenti.

Il rischio sismico riguarda gran parte del territorio italiano. Integrare gli agronomi e forestali nel sistema significa più presidio, più competenze, più sicurezza. Il PNCS, con i suoi dati geolocalizzati e la trasparenza sugli interventi, sarà un alleato per i professionisti, per i cittadini e per le amministrazioni. La sicurezza non è solo tecnica. È anche paesaggio, comunità, valore economico e sociale.

Gli agronomi e forestali portano dentro Casa Italia questa visione integrata. Perché la cura del territorio è la prima forma di prevenzione. Per noi questo accordo è insieme una conquista e una responsabilità. Mettiamo a disposizione le nostre competenze, garantiamo qualità e rigore professionale, lavoriamo fianco a fianco con le istituzioni per rendere più
sicure le comunità.

E ci assumiamo un impegno in più: formare i nostri colleghi, insieme al Dipartimento Casa Italia, perché questa nuova opportunità sia colta pienamente da tutta la categoria. Con Casa Italia, gli agronomi e forestali diventano un ulteriore presidio di sicurezza e futuro per il Paese” ha concluso Monica Cairoli.

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