ROMA – “Grazie alla sapiente riallocazione delle risorse presentata oggi, con la quale sono stati ulteriormente incrementati i fondi destinati all’agricoltura, arrivati a circa 8,5 miliardi, si va a rafforzare il percorso di crescita dell’Italia, dando inoltre merito a tutti i produttori agricoli di aver colto appieno le innumerevoli possibilità legate al Pnrr.
Non è un caso, infatti, che tra le misure i cui fondi sono stati maggiormente implementati, come ripetutamente chiesto dalla Copagri, ci siano proprio i Contratti di filiera, destinatari di ulteriori 2 miliardi di euro, e il Parco agrisolare, che vedrà sensibilmente aumentare le risorse a disposizione”.
Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, che è intervenuto oggi a Palazzo Chigi alla riunione della Cabina di regia del Pnrr, svoltasi alla presenza dei ministri per gli Affari europei Tommaso Foti e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
“Promuovere i Contratti di filiera significa andare direttamente a rafforzare la produzione, stimolando la creazione di migliori condizioni di mercato e tutelando il comparto delle pratiche commerciali sleali; idem dicasi per gli investimenti sulle agroenergie, per i quali l’incremento delle risorse darà alle numerosissime aziende agricole interessate la possibilità di contribuire alla riduzione dell’inquinamento e alla produzione dell’energia da fonti rinnovabili”, rimarca il presidente, ricordando che la rimodulazione, collegata ai fondi derivanti dalle ultime due rate del Recovery Fund, andrà trasmessa a Bruxelles entro la fine del mese.
“Proprio queste due misure, di cui la Copagri aveva più volte evidenziato l’importanza e l’efficacia, sono state letteralmente prese d’assalto dagli agricoltori, che hanno fatto pervenire richieste di investimento sensibilmente superiori alla dotazione iniziale del Piano, tanto da portare il governo, che ringraziamo nuovamente, a rivedere le risorse ad esse destinate, con tutta una serie di positive ricadute sullo sviluppo del Primario, sulla tutela ambientale, sulla decarbonizzazione e sulla transizione energetica”, prosegue.
“Ciò che ci preme sottolineare, oltre al mero dato economico, certamente più che positivo, è la ratio alla base dei nuovi stanziamenti, che guardano al medio-lungo periodo con l’obiettivo di imprimere una svolta al settore, oltre a dare alle imprese agricole la possibilità di guardare al futuro con maggiore serenità”, aggiunge Battista, secondo cui “sono altrettanto fondamentali gli investimenti sul versante della meccanizzazione agricola, delle opere irrigue, delle infrastrutture materiali e della logistica agroalimentare”.