MILANO – “La quarta rivoluzione in agricoltura è già una realtà soprattutto nelle grandi aziende ma per vincere la sfida in paesi come l’Italia dove le piccole e medie imprese agricole il motore della produzione di cibo dobbiamo conquistare la fiducia dei coltivatori”.
Feroz Sheikh, Chief Information and Digital Officer di Syngenta, sceglie la platea della Milano Digital week per tracciare la rotta che, dal suo punto di vista, potrebbe permettere di evitare una grave crisi alimentare in un futuro prossimo, il 2050 “quando la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi e sarà difficile nutrirla perché già oggi un terzo del suolo globale risulta degradato e i cambiamenti climatici minacciano costantemente le colture”.
Ma come si fa a conquistare la fiducia degli agricoltori italiani, ma anche degli altri 510 milioni di contadini che producono cibo nelle loro piccole e medie aziende? “Gli agricoltori – spiega – hanno molta esperienza e molta conoscenza e, quando si forniscono loro dati e previsioni migliori, possono prendere decisioni migliori. Supportati dall’intelligenza artificiale possono migliorare la redditività, la resa del raccolto, contrastare il cambiamento climatici incrementando i risultati di sostenibilità”. Come farlo? “A livello mondiale in soli otto minuti si perdono cento campi di calcio di terreno fertile ma in quegli stessi otto minuti l’intelligenza artificiale può aiutare agricoltori in tutto il mondo a prendere migliaia di decisioni che potrebbero contribuire a invertire questa tendenza”.
Secondo Sheikh, infatti, “i nostri sistemi di produzione alimentare non devono soltanto utilizzare la terra, il suolo e le risorse del nostro pianeta, ma devono contribuire a rigenerarli e migliorarli”. In questo schema di gioco, allora, “l’unica soluzione e l’innovazione e dobbiamo far sì che sia inclusiva, affinché i piccoli agricoltori e i mercati emergenti nel mondo non vengano lasciati indietro, ma siano potenziati come mai prima d’ora”.
Non è un caso, allora che le stime parlino di un mercato, quello d’all’agro-Ai, che potenzialmente potrebbe valere 50 miliardi di dollari. Quel che è certo, però, è che Syngenta abbia deciso di investire due miliardi ogni anno nello sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni.
Cropwise è stata lanciata nove mesi fa e sta aiutando il lavoro di agricoltori che coltivano 70 milioni di ettari in venti stati. Si tratta di un’applicazione per smartphone integrata con intelligenza artificiale che “sta rivoluzionando il modo in cui gli agricoltori gestiscono le loro colture perché offre agli agricoltori la capacità di monitorare in tempo reale le proprie colture, identificare rapidamente problematiche e ricevere raccomandazioni personalizzate, nella lingua locale, per interventi mirati, ottimizzando così la produzione e l’efficienza in campo”.