Confeuro. Da ulteriori organismi pagatori regionali può nascere solo più caos

La possibilità di dar vita a nuovi organismi pagatori regionali – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – ci trova in totale disaccordo poiché rappresenta la direzione opposta a quella che crediamo necessaria per rilanciare l’agricoltura.

«In media – prosegue Tiso – il 28% del reddito di un agricoltore italiano dipende dalle risorse della Pac; ed è quindi estremamente importante che l’erogazione di questi finanziamenti arrivi nei tempi giusti. La possibilità di dar vita a nuovi organismi erogatori su base regionale però, è doveroso evidenziarlo, rischia di complicare un quadro già complesso con il risultato di aggiungere una grande confusione e un considerevole spreco di risorse, che il mondo agricolo, invece, vorrebbe impegnate in tutt’altro modo».

«E’ opportuno ricordare – continua Tiso – che in Italia esistono già nove organismi pagatori con l’avanzamento di spesa dei PSR e che uno dei maggiori problemi ravvisati dal mondo agricolo si rifà proprio all’incredibile mole di burocrazia che gli operatori del primario devono gestire ogni giorno. La direzione da seguire è quella di procedere verso una maggiore semplificazione e non quella opposta. Come Confeuro, non solo ci opponiamo quindi alla creazione di nuovi O.P regionali, ma chiediamo anche di razionalizzare la situazione già esistente e la chiusura delle agenzie inutili».

«Affrontare argomenti come questi – conclude il presidente nazionale Confeuro – è ormai essenziale per dar vita ad una nuova stagione agricola; ed è anche per questo che abbiamo scelto di dibatterne nella conferenza nazionale che si terrà a Roma il prossimo 5 dicembre».

 

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