Continua l’impegno della Regione Piemonte a fianco dei pastori e dei malgari: nella giornata di ieri, giovedì 5 maggio, l’Assessore Regionale all’Agricoltura ha incontrato a Torino i professori universitari Michele Corti e Luca Battaglini con il fine di tracciare una pianificazione per quanto concerne i prossimi mesi.
Impegno – La Regione – in particolare l’Assessorato all’Agricoltura – ha assunto un chiaro impegno a tutela dell’attività pastorizia, volto a potenziarne le ricadute positive sul territorio e a valorizzarne la filiera dei prodotti d’alpeggio: tema attuale è inoltre la protezione delle greggi dai sempre più frequenti attacchi del lupo. Le aggressioni crescono, le cifre non lasciano spazio ad interpretazioni. Il lupo ha sempre meno paura dell’uomo e, in più occasioni, ha dimostrato di non temere l’avvicinamento ai centri abitati. Nel pieno rispetto dell’ecosistema, proprio in direzione di un miglioramento degli equilibri in termini di biodiversità e convivenza delle specie, la Regione ha intenzione di pianificare una serie di azioni sul territorio: monitoraggio costante dei movimenti dei lupi, aiuti ai pastori, prevenzione dei danni da predazione da selvatici, contenimento dei capi.
Sostenibilità – L’incontro in Assessorato di giovedì pomeriggio – che rafforza il ruolo della Regione nell’ambito del progetto “Sostenibilità dell’allevamento pastorale in Piemonte: individuazione ed attuazione di linee di intervento e supporto”, presentato dall’Università degli Studi di Torino – ha permesso di stilare insieme ai professori Corti e Battaglini un planning dettagliato di interventi e indirizzi per i prossimi mesi. La costanza degli incontri sulla tematica permetterà di potersi confrontare regolarmente sui risultati delle iniziative avviate e di proporre nuovi ambiti di intervento.
L’Assessore regionale all’Agricoltura sottolinea come sia importante non sottovalutare e, soprattutto, non sottodimensionare intenzionalmente i disagi registratisi in Piemonte in seguito agli attacchi dei lupi a danno di greggi. Il problema esiste e, nell’ambito del rispetto degli equilibri ambientali, va affrontato per tutelare il settore pastorizia e la sua insostituibile funzione. Continueranno nelle prossime settimane gli incontri con gli esperti per poter dare risposte concrete alle numerose testimonianze di disagio provenienti direttamente dai malgari piemontesi.