MILANO – Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione UE per ridurre lo status di protezione del lupo, che passa da “strettamente protetto” a “protetto”. Una svolta attesa da molte Regioni europee e italiane, che vivono ogni giorno le difficoltà legate alla convivenza tra grandi predatori e attività rurali.
A commentare la notizia è Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia:
“Il voto di giovedì 8 maggio rappresenta un passaggio fondamentale verso una gestione più realistica della presenza del lupo. È un segnale di attenzione verso chi presidia quotidianamente le nostre montagne e le aree rurali, spesso in prima linea nella tutela del territorio.”
Dal Parlamento europeo un segnale di equilibrio
Il declassamento votato dall’Europarlamento non elimina la protezione del lupo, ma ne modifica il livello per consentire agli Stati membri una maggiore flessibilità gestionale, anche alla luce del notevole incremento della popolazione lupina in molte zone europee.
Convivenza possibile, ma servono strumenti concreti
“Come Regione – prosegue Beduschi – seguiamo la scienza, non l’ideologia. La convivenza con i grandi carnivori può e deve essere garantita, ma solo con strumenti basati su dati oggettivi, capaci di tutelare gli allevatori e garantire la continuità delle attività agricole, senza compromettere l’equilibrio faunistico.”
Una linea condivisa a livello europeo
La decisione della UE rappresenta una risposta politica e tecnica a una questione sentita da molte comunità montane e agricole in tutta Europa. Regione Lombardia, insieme ad altre Regioni italiane, aveva più volte sollecitato un cambio di approccio nella gestione del lupo, evidenziando l’impatto su allevamenti e biodiversità agricola.