ROMA – Rafforzare il ruolo strategico del veterinario aziendale all’interno del sistema di epidemio-sorveglianza nazionale, con una cornice normativa più coerente alle esigenze delle aziende zootecniche e agli obiettivi di sanità pubblica.
È questo l’obiettivo condiviso emerso nel secondo incontro del Tavolo tecnico promosso da Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura, che ha visto la partecipazione attiva delle principali associazioni veterinarie e di filiera: Copagri, Assalzoo, UnaItalia, Alleanza delle Cooperative, Uniceb e l’Ordine dei Veterinari.
Il Tavolo, avviato a febbraio 2025, è nato per definire proposte operative condivise tra organizzazioni agricole, associazioni veterinarie e rappresentanze del settore, con l’obiettivo di valorizzare la figura del veterinario aziendale non come mero compilatore di check list, ma come presidio di prevenzione sanitaria e risorsa strategica per la competitività della zootecnia italiana.
Tra le proposte discusse nel corso dell’incontro, ospitato nella sede nazionale di Cia c’è la revisione della normativa attuale sulla figura del veterinario aziendale, per aggiornarla ai nuovi bisogni della sanità animale; Lo sviluppo di nuovi indici tecnici per potenziare l’efficacia dello strumento Classyfarm; Infine un nuovo tipo di collaborazione strutturata tra veterinari e allevatori, per migliorare l’efficienza del sistema di epidemio-sorveglianza e prevenire la diffusione di malattie infettive emergenti, sempre più diffuse in Europa.
A conclusione dei lavori, le organizzazioni promotrici hanno espresso soddisfazione per il clima costruttivo e la volontà comune di costruire strumenti efficaci per affrontare le sfide sanitarie, economiche e ambientali che impattano oggi sulla zootecnia italiana.