Peste Suina. Animalisti contro abbattimento capi infettati. Assosuini, inaccettabile

MODENA – “Ritengo scandaloso quello che è successo qualche giorno fa davanti all’ATS di Pavia, dove un gruppo di animalisti ha intonato Bella Ciao per protestare contro l’abbattimento di sette maiali a rischio peste suina. L’idea di ridurre la Resistenza a una lotta da porcile e i partigiani, che hanno dato la vita per il paese, a maiali, peraltro pericolosi per la collettività, è qualcosa di inconcepibile. Stiamo superando ogni limite di decenza. Addirittura nel sit-in qualcuno ha voluto commemorare i maiali abbattuti con relative accuse di “assassinio”. La cosa più assurda dell’intera vicenda è che per salvare la vita di un Pumba qualsiasi si rischia di condannare a morte centinaia di migliaia di esemplari perfettamente sani e distruggere una filiera economica, oltre che l’intero Made in Italy del comparto suinicolo.

Questi cosiddetti rifugi per animali sono semplicemente fattorie con una discutibile gestione da parte di persone immature che non hanno ancora superato il divieto di giocare col cibo. E proprio questa gestione allegra, il ripetere ossessivamente che i capi abbattuti fossero “liberi” li ha condannati a morte. Se fossero stati tenuti al riparo, se il loro fosse stato un rifugio per animali e non un parco giochi per malati di ideologia, quei capi sarebbero ancora vivi. Adesso non scarichino i loro sensi di colpa sul prossimo.

Siamo nel bel mezzo di una crisi nazionale, condannare questi episodi è doveroso, spero che la politica si compatti e si metta in chiaro che nessuno si farà intimidire da questa gente”

Lo scrive in una nota Elio Martinelli, presidente di Assosuini.

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