BRUXELLES – “Da prima dell’insediamento della ‘nuova’ Commissione, gli agricoltori chiedevano una Politica Agricola Comune più semplificata, maggiormente legata all’agricoltura, meno green e un secco no agli accordi di libero scambio, come quelli del Mercosur.
Oggi, a distanza di pochi mesi, il risultato ottenuto esprime l’esatto contrario: un taglio netto alle risorse pari ad 87 miliardi di euro rispetto ai 387 precedentemente allocati, ben il 20% in meno. “Una pugnalata alla schiena al mondo agricolo, la futura PAC é stata stravolta, svuotata in termini economici, privata dei propri pilastri, ricompresa, assieme alla pesca, in un fondo unico con i fondi di coesione, i cui nuovi obiettivi saranno definiti da ogni singolo Stato membro a livello centrale, riducendo fortemente il ruolo delle Regioni. Uno stravolgimento in negativo rispetto al passato, su cui grava lo spettro della condizionalità” dichiara da Bruxelles l’eurodeputata del Carroccio Anna Maria Cisint, molto vicina al mondo agricolo.
Il tutto veniva deciso mentre a Bruxelles una nutrita rappresentanza di agricoltori italiani manifestava contro questa ennesima, assurda decisione.”
Cosí dichiara l’europarlamentare Anna Maria Cisint (Lega-Gruppo Patrioti per l’Europa) nella propria nota trasmessa da Bruxelles.