Vendemmia Veneto: la produzione cresce del 2% rispetto al 2024, buona la qualità media

ROMA – E’ in corso in tutto il Veneto la vendemmia 2025, che si attesta a un +2% rispetto al 2024, con una qualità buona e in linea con le annate precedenti.

È quanto rilevato dall’indagine vendemmiale 2025, realizzata attraverso un processo di armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) al quale si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf e delle regioni.

Il 2025 si è caratterizzato per un inverno mite seguito da una primavera piovosa tra metà aprile e metà maggio. Le temperature sono state contenute fino all’inizio dell’estate quando si sono registrate ondate di calore, a volte superiori alla media, ma intervallate da precipitazioni.

Il germogliamento anticipato della vite ha favorito l’insorgere della Peronospora soprattutto nei vigneti meno trattati. L’oidio è stato contenuto con successo grazie all’azione delle piogge primaverili. Complessivamente, i trattamenti fitosanitari sono stati inferiori alla media, con interventi più frequenti nella primavera piovosa e più distanziati in estate. In alcune aree collinari di Chardonnay si sono verificati ritorni di freddo in fioritura che hanno causato acinellatura verde, mentre l’allegagione è stata ottima per tutte le varietà. Le piante non hanno sofferto di stress idrico grazie al buon ripristino delle falde acquifere.

Dal punto di vista qualitativo, la maturazione delle uve bianche è stata leggermente anticipata, mentre quella delle uve rosse è risultata in linea con le annate precedenti. Le escursioni termiche e le piogge hanno preservato l’acidità nelle uve bianche, mentre nelle rosse si osservano acini più grandi, con un ritardo nella maturazione fenolica. La sanità delle uve è nella media, con qualche presenza di botrite nelle varietà più precoci.

La raccolta delle varietà precoci è iniziata nella seconda metà di agosto; in particolare, nel versante orientale sono stati raccolti Pinot Grigio e Pinot Nero nell’ultima settimana di agosto, poi da Glera, Manzoni Bianco e Chardonnay nella prima settimana di settembre, a cui seguiranno Refosco, Merlot e Cabernet nella seconda metà del mese.

Nella parte occidentale, in Valpolicella, la raccolta per l’appassimento delle uve destinate all’Amarone è partita nei primi giorni di settembre. Garganega e Trebbiano, per le denominazioni di Lugana, Soave e Custoza, inizieranno invece la raccolta a metà settembre.

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