ROMA – “La recente approvazione, da parte del Parlamento Europeo riunito a Strasburgo, delle linee guida per la Politica Agricola Comune 2028-2034 rappresenta un segnale chiaro e inequivocabile: l’Europa agricola non intende accettare passivamente una Pac debole e frammentata, come quella delineata nelle scorse settimana dalla Commissione guidata da Ursula Von der Leyen”, dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro.
“La posizione espressa dagli eurodeputati è infatti molto più vicina a quella che Confeuro sostiene da tempo: una Pac realmente autonoma, dotata di risorse adeguate, incentrata sul ricambio generazionale, sulla transizione digitale e sulla semplificazione burocratica. Una Pac, cioè, capace di essere strumento di coesione e non di divisione tra gli Stati membri”. Secondo Confeuro, il voto del Parlamento Europeo dunque rappresenta “un chiaro messaggio politico alla Commissione e alla Presidente Von der Leyen, chiamata ora a uscire dall’ambiguità e a rivedere radicalmente le proposte avanzate nelle scorse settimane. La Commissione deve ascoltare con attenzione la voce del Parlamento, che ha scelto di schierarsi dalla parte dei cittadini, degli agricoltori e della sicurezza alimentare del continente.
La Pac non può e non deve essere indebolita né tantomeno nazionalizzata: deve restare una politica comune, forte e coerente con i bisogni di milioni di piccoli e medi produttori agricoli europei. In tal senso Confeuro auspica da tempo, ad esempio, l’inserimento di un pilastro specifico, dedicato alle assicurazioni: solo un sistema assicurativo solido, efficiente e accessibile infatti può garantire reddito e continuità produttiva agli agricoltori”, prosegue Tiso.
“Serve un’inversione di rotta. Così com’è, la proposta della Commissione europea è da bocciare senza appello. La Von der Leyen ascolti il Parlamento Europeo e dimostri di essere all’altezza di una fase che richiede coraggio, coerenza e concretezza”, conclude il presidente Confeuro.